Bloody Sunday (1972): differenze tra le versioni

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==Gli antefatti==
A partire dalla fine degli anni sessanta il clima politico dell'Irlanda del Nord era divenuto assai violento a causa del conflitto che opponeva i sostenitori dell’appartenenzadell'appartenenza della provincia al Regno Unito ai fautori della riunificazione dell’Irlandadell'Irlanda. I primi, detti ''unionists'', nome in genere usato per indicare i protestanti della classe media, o ''loyalists'', nome usato per indicare i protestanti della ''working class'' che diedero vita all'[[Ulster Volunteer Force|UVF]] e all'[[Ulster Defence Association|UDA]], erano protestanti o di nascita protestante, discendenti dei coloni britannici giunti in Irlanda a partire dal XVI secolo, e costituivano i due terzi della popolazione nordirlandese. I secondi, detti ''nationalists'' o ''republicans'' (secondo le differenze di classe già viste per i protestanti), erano cattolici o di nascita cattolica, discendenti degli antichi irlandesi, ed erano il restante terzo della popolazione ma anche la grande maggioranza sull’interasull'intera isola.
 
Da secoli gli unionisti detenevano il monopolio del potere politico e la gran parte delle risorse economiche, emarginando i cattolici. Nel 1970 l’organizzazionel'organizzazione clandestina irlandese [[Provisional IRA|IRA]] (''Irish Republican Army'') aveva cominciato un'intensa azione di guerriglia contro l’esercitol'esercito britannico e la polizia nordirlandese, la [[Royal Ulster Constabulary]], difensori dello status quo e schierati con gli unionisti. Dal canto loro le formazioni armate unioniste (soprattutto l'UDA e l'UVF) facevano fuoco sui cittadini cattolici non riuscendo a individuare i membri dell'IRA.
 
La vita civile era ulteriormente sconvolta dagli scontri di piazza che opponevano i giovani protestanti e cattolici, e questi ultimi ai reparti antisommossa dell’esercitodell'esercito britannico e della polizia. Fra le tante norme speciali emanate dal governo unionista di Stormont (la sede del [[parlamento]] nordirlandese) per cercare di far fronte a una situazione sempre più difficile, una in particolare aveva suscitato sdegno e opposizione tra i cittadini cattolici nazionalisti, ed era quella che prevedeva l'''internment'', ovvero la possibilità per le forze di polizia d'imprigionare una persona a tempo praticamente indefinito, solo con l'approvazione del Ministro degli Interni dell'Irlanda del Nord, senza processo.
 
La situazione era tale che già centinaia di nordirlandesi in gran parte repubblicani si trovavano in carcere senz'alcuna prospettiva di esser rinviati a giudizio oppure rilasciati; la manifestazione di Derry (''Londonderry'' per gli unionisti) era organizzata dalla NICRA (''Northern Ireland Civil Rights Association'') e in realtà era solo una delle tante che si tenevano nell'Irlanda del Nord (''Ulster'' per gli unionisti, mentre i nazionalisti chiamano la provincia ''Six Counties'', le "Sei contee") per protestare contro questa negazione di basilari garanzie procedurali. I paracadutisti, comandati dal Colonnello Wilford, avevano ordine di disperdere la manifestazione (non autorizzata) e aprirono il fuoco, sostennero poi, perché fatti segno di colpi d'arma da fuoco. La sparatoria durò qualche minuto, e alla presenza di giornalisti e fotoreporter, si vide la folla disperdersi nel tentativo di sfuggire alle pallottole.
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*'''John''' (''Jackie'') '''Duddy''' (17): Ucciso con un colpo al petto nel parcheggio dei ''Rossville Flats'' (un complesso di palazzi di edilizia popolare in Rossville Street). Quattro testimoni affermarono che Duddy era disarmato e stava scappando dal reggimento di paracadutisti quando fu ucciso. Tre di loro videro un soldato prendere attentamente la mira sul ragazzo mentre correva. Era zio del pugile irlandese John Duddy.
*'''Patrick Joseph Doherty''' (31): Ucciso da un colpo alle spalle mentre tentava furtivamente di mettersi al riparo nella spiazzo antistante i condomini di Rossville. Doherty fu fotografato ripetutamente dal giornalista francese [[Gilles Peress]] sia prima che dopo la sua morte. Nonostante la testimonianza del "Soldato F" che fece fuoco sull’uomosull'uomo, perché a sua detta teneva in mano una pistola e stava sparando, fu constatato che le fotografie ritraevano Doherty disarmato, e i test forensi sulla sua mano per verificare resti di polvere da sparo diedero esito negativo.
*'''Bernard McGuigan''' (41): Ucciso da un colpo alla nuca dopo che era andato a soccorrere Patrick Doherty. Aveva sventolato un fazzoletto bianco al soldato per indicare le sue intenzioni pacifiche.
*'''Hugh Pious Gilmour''' (17): Ucciso da un proiettile che colpì il [[gomito]] entrando poi nel petto, mentre scappava dal reggimento paracadutisti in Rossville Street. Fu constatato che una fotografia scattata alcuni secondi dopo l’uccisionel'uccisione di Gilmour, lo mostrava disarmato, e i test per i residui di polvere da sparo diedero esito negativo.
*'''Kevin McElhinney''' (17): Colpito alle spalle mentre tentava di mettersi al riparo all’entrataall'entrata dei ''Rossville Flats''. Due testimoni affermarono che McElhinney era disarmato.
*'''Michael Gerald Kelly''' (17): Colpito allo [[stomaco]] mentre si trovava vicino alla barricata dei ''Rossville Flats''. Fu constatato che Kelly era disarmato.
*'''John Pius Young''' (17): Colpito alla testa mentre si trovava vicino alla barricata dei ''Rossville Flats''. Due testimoni affermarono che era disarmato.
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*'''Michael M. McDaid''' (20): Colpito in faccia quando si trovava vicino alla barricata mentre si stava allontanando dai paracadutisti. La traiettoria del proiettile indicava che potrebbe essere stato ucciso dai soldati appostati sulle mura di Derry.
*'''James Joseph Wray''' (22): Ferito e poi colpito nuovamente da vicino mentre si trovava a terra. Alcuni testimoni, che non furono chiamati dalla commissione d'inchiesta di Widgery, hanno affermato che Wray stava gridando che non riusciva a muovere le gambe, prima di venire colpito la seconda volta.
*'''Gerald Donaghy''' (17): Colpito allo stomaco mentre tentava di scappare al sicuro verso Glenfada Park e Abbey Park. Donaghy fu portato in una casa vicina dove fu visitato da un medico. Le sue tasche vennero svuotate per poterlo identificare: una fotografia della polizia fatta più tardi del corpo di Donaghy mostrava [[bomba a mano|bombe a mano]] nelle sue tasche. Né quelli che cercarono nelle sue tasche nella casa, né il medico ufficiale dell’esercitodell'esercito britannico (Soldato 138) che dichiarò la sua morte, dissero di aver trovato ordigni tra i suoi indumenti. Donaghy era membro di Fianna Éireann, un movimento giovanile repubblicano legato all’all'[[IRA]]. Paddy Ward, che depose all’Inchiestaall'Inchiesta Saville, affermò che aveva dato due bombe a mano a Donaghy alcune ore prima che fosse ucciso.
*'''Gerald''' (''James'') '''McKinney''' (34): Ucciso subito dopo Gerald Donaghy. Testimoni affermarono che McKinney stava correndo dietro Donaghy e che si fermò alzando le mani gridando "''Don't shoot! Don't shoot!''" ("''Non sparate! Non sparate!''"), quando vide Donaghy cadere; venne quindi colpito al petto.
*'''William Anthony McKinney''' (27): Colpito alle spalle mentre cercava di soccorrere Gerald McKinney (con cui, nonostante avessero il medesimo cognome, non aveva gradi di parentela).
*'''John Johnston''' (59): Colpito alla gamba e alla spalla sinistra in William Street 15 minuti prima che iniziasse la sparatoria. Johnston non prendeva parte alla marcia, ma stava andando a trovare un amico a Glenfada Park. Morì 4 mesi e mezzo più tardi. La sua morte fu attribuita alle ferite riportate quel giorno: fu l’unicol'unico a non morire immediatamente quel giorno, nonché la vittima meno giovane.
 
==Fatti successivi==