Strychnos: differenze tra le versioni

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==Storia: da Upas tieutè alla stricnina==
[[Jean Baptiste Leschenault de La Tour]] (1773-1826), botanico e naturalista, lavora per molti anni a [[Giava]] come etnobotanico. Si interessa vivamente allo studio dei veleni da freccia ed in particolare all’Upasall'Upas tieutè. Scopre (nel 1805) che si prepara usando la radice grattugiata di una pianta locale, posta a macerare in acqua e quindi ridotta ad un liquido denso come melassa, usato appunto come veleno da freccia di micidiale efficacia. A Parigi la sostanza viene identificata come appartenente al genere ''Strychnos'', già conosciuto in Occidente per la ''[[Strychnos nux-vomica]]'', conosciuta sin dal 1683 come induttore del vomito e convulsivo (usato poi in omeopatia).
 
Nel 1808 egli dà l’estrattol'estratto a due giovani ricercatori francesi, [[Francois Magendie]] e [[Alire Raffeneau Delile|Raffeneau-Delile]]. I due ricercatori sperimentarono il veleno su molti animali e nel 1809 pubblicano i risultati descrivendo il meccanismo d’azioned'azione del veleno, che causa convulsioni, calma, poi convulsioni e morte per asfissia. Gli autori concludono che il veleno non ha un effetto sul cervello ma sul midollo spinale. È questa la prima volta che si definisce un organo specifico d’azioned'azione per un veleno, ed è una pietra miliare nella storia della farmacodinamica. È questo esperimento che indurrà poi i successivi studi di Magendie sull’assorbimentosull'assorbimento e la distribuzione dei veleni ed altre sostanze, e quindi alla “Legge di Magendie” che distingue tra radici dorsali sensorie e ventrali motorie.
 
Fu solo dieci anni dopo, nel 1819, che la sostanza responsabile per le convulsioni, la stricnina, fu isolata. Pelletier e Cavendou nel 1819 la isolarono da Strychnos nux-vomica e nel 1824 da Upas tieutè.
 
Nel 1819 Magendie introdusse la stricnina in medicina clinica, per aumentare il tono muscolare di un paziente sofferente di debolezza muscolare a seguito di una malattia del sistema nervoso centrale. Da quell’esperimentoquell'esperimento in poi la stricnina entrò nella clinica per moltissimi disordini (colera, epilessia, tubercolosi, per rinforzare gli organi pelvici delle ragazze in pubertà) senza avere alcuna attività realmente curativa, e portando probabilmente a molti decessi. L’unicoL'unico ruolo in medicina per la stricnina (ed è stato fondamentale) è quello di strumento di ricerca in farmacodinamica. Sappiamo infatti oggi che essa possiede la sua attività convulsiva perché interagisce (antagonista selettivo competitivo) con l’inibizionel'inibizione post-sinaptica mediata dalla glicina.
 
== Curiosità ==