Pelo libero: differenze tra le versioni

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Essendo la superficie di contatto con l'[[atmosfera]], infatti, ne presenta lo stesso valore della [[pressione]]. Per questo motivo la superficie del pelo libero presenta anche una [[tensione superficiale]] caratteristica del [[fluido]] stesso e della sua interazione con l'atmosfera. Nel caso in cui il fluido in questione sia l'[[acqua]], in condizioni di [[temperatura]] di {{M|20||°C}} la tensione superficiale assume un valore di circa {{M|7,3|e=−2||N}}'''·'''[[metro|m<sup>−1</sup>]].
 
Generalmente si distingue tra ''pelo alto'' e ''pelo basso'' per fare riferimento ai livelli raggiunti dalle acque in tempo di piena e rispettivamente di magra. Si distingue, invece, tra ''pelo vivo'' e ''pelo morto'' con riferimento alla superficie dell’acquadell'acqua in movimento e rispettivamente in quiete.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://idraulica.beic.it/glossario-it/pelo-dellacqua/|titolo = Biblioteca Idraulica Italiana|accesso = |editore = |data = }}</ref>
 
Il pelo dell’acquadell'acqua è un’espressioneun'espressione molto diffusa nel linguaggio della scienza [[idraulica]] ed è entrata anche nella lingua comune. Per indicare la superficie delle acque si usava inizialmente la [[metafora]] della [[pelle]], che viene ritrovata già nel trattato d’architetturad'architettura di [[Filarete]]. La stessa metafora si ritrova in [[Leonardo da Vinci]], quando parla del rimbalzo delle gocce d’acquad'acqua che cadono da diverse altezze. Nel [[XVI secolo|Cinquecento]], il termine “pelle” è sostituito da “pelo” e sarà da qui usato sistematicamente negli scritti d’idraulicad'idraulica del [[XVII secolo|Seicento]].<ref>{{Cita web|autore = |url = http://idraulica.beic.it/glossario-it/pelo-dellacqua/|titolo = Biblioteca Idraulica Italiana|accesso = |editore = |data = }}</ref>
 
==Forma del pelo libero==