Cautano: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Fin dai tempi antichi Cautano e Cacciano non hanno avuto sempre le stesse sorti anche se costituivano pressappoco un'unica realtà con tutti i centri della valle, e per di più costituivano fino al secolo scorso due comuni autonomi. Il nome Cautano è legato alla città di Caudium e al popolo dei sanniti caudini. Alcune ipotesi avvalorano la piana di Prata come [[Localizzazione delle Forche Caudine|ingresso delle Forche Caudine]] dove il fiero esercito romano fu sconfitto ed umiliato. Tutto il territorio seguì le sorti dell’imperodell'impero romano e le diverse distruzioni dovute a terremoti, portarono alla nascita dei piccoli centri della valle di Tocco.
 
Dal 500 con le scese dei Vandali i centri dell’interodell'intero Taburno costituirono il Ducato di Benevento e in questo periodo si hanno le prime notizie ufficiali che risalgono ad uno scritto di Rodelgario dell’852dell'852 “Cautano, finibus Folianensibus” e al 1109 quando Roberto d’Alifed'Alife passò i diritti della chiesa di Tocco a quella più importante della valle, alla chiesa di S. Andrea Apostolo di Cacciano.
 
Dal XII secolo con la creazione del Regno delle Due Sicilie, l’interal'intera valle fu annessa al Giustitiorato del Principato Ultra e solo per isolati periodi fece parte dello Stato Pontificio, allorquando Benevento ne rivendicava il dominio e per questi centri nei diversi passaggi non mancarono distruzioni e violenze. Diverse case regnanti, Svevi, Aragonesi e Angioini, si occuparono dei paesini ma solo esclusivamente per tributi oppure ora un casale ora un altro, per darlo in dono ai servitori.
 
Nel 1379 si ha menzione di casali come Prata e S.Angelo (in prossimità della piana di Prata) che però nel XIII secolo furono distrutti e i suoi abitanti andranno a creare più a valle il casale di Frascio.