Felice di Nola (vescovo): differenze tra le versioni

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==Agiografia==
Secondo il racconto della ''passio'', un giorno il giovane Felice liberò con la sua [[preghiera]] due uomini indemoniati e, in seguito a questo episodio, il governatore di [[Nola]] Archelao, pressato dai sacerdoti [[Paganesimo|pagani]], lo arrestò per interrogarlo. Mentre cercava di costringerlo ad adorare le [[Paganesimo|divinità pagane]] in un tempio della città, una profonda voragine inghiottì l’edificiol'edificio e Archelao chiese a Felice di essere [[Battesimo|battezzato]].
 
Felice fu allora acclamato dal popolo [[vescovo]] di [[Diocesi di Nola|Nola]].
 
Nell’annoNell'anno [[95]] d.C. fu nuovamente arrestato dal [[Prefetto]] Marciano durante una delle prime [[Persecuzione dei cristiani nell'impero romano|persecuzioni cristiane]]. Si racconta che Felice sia stato dato in pasto ai leoni i quali, con meraviglia dei presenti, indietreggiarono davanti a lui. Fu poi gettato in una fornace di carboni ardenti, ma riuscì a liberarsi per l’interventol'intervento di un [[angelo]]. Il Prefetto lo fece allora appendere a testa in giù e, dopo averlo sottoposto ad altre [[Tortura|torture]], lo fece [[Decapitazione|decapitare]] il [[15 novembre]].
 
Secondo la tradizione, il corpo del martire fu poi seppellito di nascosto all’internoall'interno di un [[pozzo]], sul quale fu in seguito edificato un [[Culto|luogo di culto]], che diventerà la [[cripta]] della [[Duomo di Nola|cattedrale di Nola]]., dove riposano ancora oggi le spoglie del [[santo]].
 
== Il culto==
[[File:Sanfelicedinola.jpg|thumb|left|Il [[Busto (scultura)|busto]] [[argento|argenteo]] di San Felice]]
A Nola i festeggiamenti in onore di San Felice si tengono il [[15 novembre]]. Il giorno della vigilia viene portato in [[processione]] per le strade cittadine un [[Busto (scultura)|busto]] settecentesco in [[argento]] del santo. In [[Duomo di Nola|cattedrale]] si venera anche una statua lignea di [[Giacomo Bonavita]] datata [[1645]], che in passato veniva portata in [[processione]] durante le [[Disastro|calamità]], come accadde anche in occasione dell’dell'[[Eruzione vulcanica|eruzione]] [[Vesuvio|vesuviana]] del [[1906]].
 
Nel [[1577]] [[Papa Gregorio XIII]] elevò ad ''altare privilegiato'' quello della [[cripta]]: i defunti per i quali si celebra la [[messa]] godono, pertanto, dell'[[indulgenza]] plenaria.
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===Il prodigio della Statua===
[[File:Felicevilla.jpg|thumb|La statua di San Felice nella villa comunale di Nola (NA)]]
Si narra che il [[26 aprile]] [[1872]], durante un’un'[[Eruzione vulcanica|eruzione]] del [[Vesuvio]], la statua di [[marmo]] del santo, eretta nel [[1796]] e oggi inglobata nella villa comunale, si contorse irreversibilmente sulla sinistra in direzione della colata [[Lava|lavica]], proteggendo la città minacciata da una nube di [[Cenere vulcanica|ceneri]] e [[lapilli]]. Il [[15 novembre]] dello stesso anno, dopo aver svolto un regolare processo canonico, il [[vescovo]] di [[Diocesi di Nola|Nola]] mons. Giuseppe Formisano riconobbe ufficialmente la prodigiosa contorsione della statua, molto venerata dal popolo e dai fedeli del [[Area Nolana|nolano]].
 
== Note ==