Sofia (sapienza): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Risolvo disambigua Bamberg in Bamberga tramite popup
m apostrofo tipografico
Riga 1:
[[File:Sapientia Papstgrab Bamberg aus Gottfried Henschen u Daniel Papebroch 1747.jpg|upright=0.7|thumb|Raffigurazione della Sapienza sulla tomba di [[Clemente II]] nella Chiesa di [[Bamberga|Bamberg]], in [[Germania]]]]
La '''sapienza''' nell'ambito della [[teologia]] è un attributo di [[Dio]]. Essa si manifesta nella creazione e nel governo dell’universodell'universo.
 
== Ebraismo ==
Riga 21:
Il sapiente è chi si lascia amare da [[Dio]] e sa trovare nella [[fede]] la rispo­sta alle tante domande che alla mente appaiono senza risposta. Sapiente è chi non vuol convincere con la sola forza della ragione ma, pur utilizzando l'intelligenza e amandone l'esercizio, sa che la verità si irradia anzitutto per mezzo dell'amore<ref name=Martini> [[Carlo Maria Martini]]: ''Tre racconti dello Spirito. Lettera pastorale per verificarci sui doni del consolatore'', 1997-1998 </ref>.
 
La Sapienza è l'intima conoscenza di Dio. Con la Sapienza si sperimenta personalmente e intimamente Dio e tutte le sue cose. Si raggiunge uno stato di serenità, di giustificazione, di comprensione e di amore che trascende la stessa dottrina. Quando si acquista il dono della Sapienza, i comandamenti, le leggi, la teologia, gli studi diventano superflui. Diventa naturale e senza costrizione il fare la volontà di Dio e questo non perché si sta tenendo conto delle raccomandazioni della Bibbia o della Chiesa o della Natura o dello Stato, ma perché tutto l’esserel'essere personale è permeato di una luce non riflessa dallo studio, ma diretta dal Creatore stesso. - “Metterò la mia legge in loro, la scriverò nei loro cuori; allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’unl'un l’altrol'altro, dicendosi a vicenda: Impara a conoscere il Signore! Ma tutti, dal più piccolo al più grande, mi potranno conoscere, dice il Signore, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato” - (Geremia 31,33-34).
 
== Note ==