Ferrovia Leopolda: differenze tra le versioni

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=== Il progetto ===
In 40 giorni i due finanzieri raccolsero le adesioni necessarie a sottoscrivere il capitale, e quindi si instaurò una commissione tecnica di nove membri presieduta dal conte [[Luigi Serristori]]. Il 5 luglio erano pronti due tracciati di massima, rispondenti a precise esigenze commerciali, e furono sottoposti all’ingegnereall'ingegnere inglese [[Robert Stephenson]], figlio del pioniere delle ferrovie [[George Stephenson]], che fu poi incaricato di redigere il [[progetto esecutivo]]. Stephenson fu convinto a partecipare al progetto da [[Orazio Hall]], cognato della moglie del [[Emanuele Fenzi|Fenzi]], e da [[Agostino Kotzian]], già Presidente della [[Camera di Commercio]] di [[Livorno]], che andarono direttamente a [[Londra]] per incontrarlo nell'agosto del [[1838]].
 
Compiuti gli studi opportuni, Stephenson dichiarò che la linea proposta avente il tracciato corrente lungo la valle dell’dell'[[Arno]] era quella da preferirsi, e presentò il [[progetto definitivo]] il 30 aprile [[1839]], approvato definitivamente dal Granduca Leopoldo II il 25 febbraio [[1840]].
 
Il 7 giugno [[1841]] si tenne la prima assemblea della società con l’elezionel'elezione del consiglio di amministrazione, che deliberò di assumere il nome di ''Società Anonima per la Strada Ferrata Leopolda'' in onore del sovrano; da qui il nome di ''Ferrovia Leopolda''.
 
=== La costruzione ===
[[File:Stazione di Livorno San Marco.JPG|thumb|La stazione di Livorno San Marco]]
I lavori iniziarono partendo da Livorno con un binario unico – l’obiettivol'obiettivo era quello di far fruttare subito il collegamento con il porto di Livorno ed occorre tenere presente che il materiale d’armamentod'armamento affluiva via nave dall’dall'[[Inghilterra]] – e il 27 gennaio del [[1844]] vennero effettuati i primi viaggi di prova da due convogli: il primo, composto dalla locomotiva e da un vagone di prima classe, portò una ventina di invitati da Pisa a Livorno in appena un quarto d'ora; il secondo, fornito di tre vagoni e con sopra oltre duecento invitati, arrivò nella città labronica in 17 minuti.
 
L'inaugurazione ufficiale del primo tratto Livorno-[[Pisa]] (12,3 km) avvenne qualche giorno dopo, il 13 marzo, e il giorno successivo la linea fu aperta al pubblico.
 
Il successo fu strepitoso, sia a livello merci ma anche a livello passeggeri, ed affrettò il passo dei cantieri. [[Pontedera]] fu raggiunta il 19 ottobre [[1845]] (Km 19,4), [[Empoli]] il 20 giugno [[1847]] (Km 26,8) e l’annol'anno successivo, il 12 giugno [[1848]], l’interal'intera linea, lunga 97 km, era aperta al traffico da [[Stazione di Livorno San Marco|Livorno San Marco]] a [[Stazione Leopolda (Firenze)|Firenze stazione Leopolda]], giusto fuori le mura cittadine presso [[Porta al Prato]].
 
La costruzione della linea ferroviaria portò grandi benefici economici ed anche sociali; fu però osteggiata con risvolti sanguinosi a [[Montelupo Fiorentino]] dai [[Barroccio|barrocciai]] locali che vedevano compromessa la loro attività, consistente nello scaricare i barconi fluviali che risalivano l’l'[[Arno]] e poi trasportare le mercanzie fino a Firenze.
 
=== L'esercizio ===
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== Curiosità ==
{{curiosità}}
* Il percorso del raccordo che unì le due prime linee ferroviarie toscane, arretrato verso la periferia di Firenze negli [[Anni 1930|anni ’30 del XX secolo]], è palesemente osservabile guardando una pianta della città, ritrovando l’antical'antica sede ferroviaria nelle vie delle Ghiacciaie, [[Benedetto Marcello]] e [[Giovanni Paisiello]].
* Dal primo accordo tra Senn e Fenzi e l’inaugurazionel'inaugurazione della prima tratta passarono sei anni, e dopo 9 anni ed 11 mesi la linea era stata completata. Per la variante della Gonfolina, lunga meno di un decimo del percorso complessivo (anche se interessata da due importanti gallerie) sono serviti 11 anni, oltre ad almeno 10~15 anni di discussioni preliminari.
* Si rilevò che dal 14 marzo al 3 agosto [[1844]] transitarono sulla linea quasi 300.000 persone con una punta massima di 5.000 passeggeri per il giorno del ''[[Corpus Domini]]''. I prezzi praticati erano di tre [[Paolo (moneta)|paoli]] per la prima classe (coperta e chiusa), due paoli per la seconda (coperta), un paolo per la terza (scoperta). Il prezzo fino a Firenze andava da circa 4 a 10 lire toscane, quando un operaio era pagato circa quattro lire toscane al giorno. Per Pisa c'erano quattro corse giornaliere in ciascun senso, con un carico pieno che arrivava fino a 600 passeggeri. Si arrivava a Firenze in circa 3 ore e un quarto.
* Dal [[Monitore Toscano]] del 10 novembre [[1859]] si rileva che vi erano 4 classi di vetture ferroviarie; le fermate del treno delle ore 7:00 da Livorno che arrivava a Firenze alle ore 10:00 erano le seguenti Pisa (7:33), Navacchio (7:48), Cascina (7:56), Pontedera (8:10), La Rotta (8:20), S. Romano (8:33), S. Pierino (8:43), Empoli (9:05), Montelupo (9:16), Signa (9:33), S. Donnino (9:45). Erano previste cinque corse giornaliere (4:00, 7:00, 10:00, 14:00, 16:00) ed altrettante da Firenze a Livorno (4:00, 7:35, 10:30, 14:30, 16:45) I viaggiatori erano obbligati ad acquistare i biglietti almeno 15 minuti prima dell'arrivo approssimativo del convoglio, venendo chiuse le Stazioni con il suo arrivo, anche se in anticipo.