Il contratto: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m apostrofo tipografico |
||
Riga 61:
Geronta invoca la "catena d'amore" con cui la moglie e i figli di Gaetano avrebbero il potere di far resuscitare il morto, ma ovviamente non si verifica nulla di tutto ciò. La mancata resurrezione non viene imputata a un'incapacità di Geronta, ma alla mancanza di amore da parte dei parenti, che appaiono del resto meschini, avidi e lacerati da rancori.
Così si apre la successione, ma Giacomino, beneficiario di una consistente parte dell'eredità, secondo la legge di [[successione (diritto)|successione]], sarà quasi del tutto privato della sua parte per la tassa da pagare, molto alta per i parenti più lontani del defunto, e se insisterà ad avere la parte spettante dell'eredità per vie legali dovrà affrontare l'opposizione dei parenti più prossimi, e quindi i lunghissimi tempi delle cause civili: ''«Si rimanda, si rimanda ... rinvii, appelli, contrappelli, [[Corte Suprema di Cassazione|Cassazione]] ... passano decine e decine di anni, pure cinquanta, sessanta, ottanta ... quando finalmente la causa va in decisione e
Così dice Geronta a Giacomino per convincerlo a rinunciare alla sua parte d'eredità (un terzo ammontante a circa trecento milioni) per ricevere in cambio una somma in contanti. Vi sono tra le proprietà del morto infatti dei [[Buono Ordinario del Tesoro|buoni del Tesoro]], che non sono tassabili (che stranamente si ritrovano sempre nei casi di resurrezione di cui si occupa Geronta) e che la famiglia è disposta a cedere per avere in cambio l'intero patrimonio [[eredità|ereditario]].
|