Pesenti (famiglia): differenze tra le versioni

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La famiglia '''Pesenti''', originaria dell’areadell'area di [[Bergamo]], è stata una delle maggiori famiglie imprenditoriali italiane del [[XX secolo]].
 
==Storia==
Alla fine del [[XIX secolo]] i sei fratelli Pesenti erano proprietari di una piccola cartiera ad [[Alzano Lombardo|Alzano]]; uno dei sei fratelli, ''Cesare'', aveva potuto studiare e laurearsi in ingegneria meccanica in [[Germania]]. Cesare Pesenti scoprì le [[Marna (roccia)|marne]] adatte alla fabbricazione del cemento, riconvertendo l’aziendal'azienda di famiglia alla produzione di tale materiale. Nel [[1906]] l’aziendal'azienda ''Fratelli Pesenti'' si fuse con la ''Società Calce e Cemento'' di [[Bergamo]], dando vita ad [[Italcementi]], che pochi anni dopo diventerà leader italiano del settore.
 
Attiva specialmente nel settore del [[cemento]] ([[Italcementi]]), attraverso la finanziaria [[Italmobiliare]], furono proprietari anche della [[Lancia (azienda)|Lancia]] (tra il [[1956]] ed il [[1969]]), del quotidiano ''[[La Notte]]'' e della [[Franco Tosi Meccanica]]. Negli anni ’70'70 possedevano anche banche (l’IBIl'IBI - [[Istituto Bancario Italiano]], ed altre banche) ed assicurazioni (la [[Riunione Adriatica di Sicurtà|RAS]], ceduta nel [[1984]]), ma nel decennio successivo si concentrarono su [[Italcementi]], della quale guidarono l’espansionel'espansione internazionale (acquisizione di Ciments Français nel [[1992]]). I Pesenti furono azionisti ed alleati di [[Mediobanca]] dalla [[privatizzazione]] del [[1988]], oltre che tra i principali azionisti privati del [[Credito Italiano]] e di [[Rcs MediaGroup]].
Con gli [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]], i [[Pirelli (famiglia)|Pirelli]] e gli [[Orlando (famiglia)|Orlando]] furono tra i membri del cosiddetto “salotto buono” di [[Gemina]], creata da Mediobanca come alleanza di gruppi industriali e finanziari legati da partecipazioni incrociate e [[patto di sindacato|patti di sindacato]].
 
==Carlo Pesenti ([[1907]]-[[1984]])==
Ingegnere, figlio di uno dei sei fratelli fondatori, fu a capo del gruppo di famiglia dal [[1967]] fino alla morte. Si scontrò con [[Michele Sindona]] che cercò di scalare la [[Italmobiliare]] e con gli [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]], anch’essianch'essi autori di un tentativo di scalata nel [[1979]]. Negli ultimi anni di vita dovette fronteggiare le difficoltà finanziarie delle aziende di famiglia, che furono risolte grazie alla cessione della maggior parte delle attività estranee al settore del cemento.
 
==Giampiero Pesenti ([[1931]])==
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==Bibliografia==
*A. Ramenghi, "L'impero Pesenti perde il timoniere", La Repubblica, 1984.
*V. Castronovo, ''L’industriaL'industria italiana dall’Ottocentodall'Ottocento a oggi'', Mondadori, 2004.
*G. Galli, ''Il padrone dei padroni-Enrico Cuccia, il potere di Mediobanca ed il capitalismo italiano'', Garzanti, 1995.
[[categoria:Imprenditori italiani]]