Castello di Monasterolo: differenze tra le versioni

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Il '''castello di Monasterolo ''' è un castello situato nell’nell'[[Monasterolo del Castello|omonimo comune]] in [[val Cavallina]], in [[provincia di Bergamo]].
 
==Storia==
[[File:Monasterolo borgo castello.jpg|left|thumb|La corte bassa]]
Le origini del castello sono tutt’oratutt'ora controverse. Pare infatti che l’attualel'attuale struttura venne edificata in luogo di un precedente edificio risalente all’all'[[alto Medioevo]] adibito a monastero benedettino ed abbattuto al termine dell’dell'[[VIII secolo]] dall’esercitodall'esercito dei [[Franchi]] (anche se altre ipotesi indicherebbero [[Federico Barbarossa]]).
 
Tale teoria è suffragata dal ritrovamento delle fondamenta di tale costruzione, tipiche dell’architetturadell'architettura benedettina. La nuova struttura invece è di difficile datazione, in quanto mancano documenti che ne attestino l’esistenzal'esistenza: fino a qualche tempo fa si pensava che il "castra monasteriolo" riportato in atti del [[989]] e del [[1022]], fosse riferito al castello in questione, mentre più probabilmente è da ricollegare al borgo medievale di Monasterolo, sito nel comune di [[Robecco d'Oglio]] in [[provincia di Cremona]].
 
Il primo documento attribuibile in modo certo risale invece al [[1130]], epoca in cui si pensa che il maniero fosse utilizzato sia per scopi difensivi che residenziali. Si presume inoltre che la fortificazione fosse anche adibita al deposito di animali e scorte alimentari durante il passaggio di eserciti nemici, nonché come rifugio degli abitanti della piccola comunità durante tali situazioni di pericolo.
 
I primi proprietari furono gli appartenenti della famiglia Mozzo, a cui poi subentrò la [[Suardi (famiglia)|famiglia Suardi]], che ricopriva un ruolo predominante sull’interasull'intera vallata quindi i Terzi.
 
Nessun episodio di rilievo si verificò fino all’arrivoall'arrivo della [[Repubblica di Venezia]] (prima metà del [[XV secolo]]) la quale, al fine di porre fine alle lotte tra [[guelfi e ghibellini]], ordinò la distruzione di tutte le fortificazioni. La famiglia Suardi, al fine di evitare la demolizione del castello, decise di renderlo una dimora signorile a tutti gli effetti.
 
I secoli seguenti videro un progressivo ma inesorabile abbandono della struttura, fino al punto da renderla fatiscente ed a rischio di crolli. Negli anni trenta venne ceduto dalla famiglia Terzi alla contessa britannica [[Winifred Terni De Gregory]] e soltanto nel [[1937]] vennero iniziati i lavori di restauro che, protratti fino al [[1945]], videro il recupero sia degli interni che dei giardini.
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==Architettura==
L’edificioL'edificio, che si trova su una piccola collinetta di origine morenica posta tra l’estremitàl'estremità meridionale del [[lago di Endine]] e la sponda sinistra del fiume [[Cherio]], è circondato su tre dei quattro lati da una cinta muraria, mentre a nord è delimitato dal lago e, nei secoli scorsi, da paludi. La muratura è costituita da conci grossolani e pietre poco lavorate, con dimensioni diverse a seconda dell’altezzadell'altezza a cui sono poste.
 
L’ingressoL'ingresso è posto nel lato a sud, ed è costituito da un portale in stile gotico a forma ogivale: da questo si accede alla cosiddetta ''Corte bassa'', costituita da un cortile a pianta quadrata circondato da cinta muraria dotata di [[cammino di ronda|camminamento di ronda]] e merlature: queste ultime non sono altro che un motivo ornamentale, aggiunte in un secondo momento rispetto al resto della struttura. A sinistra dell’ingressodell'ingresso inoltre si trova un piccolo Oratorio, dedicato a Sant’AnnaSant'Anna, risalente al [[XVII secolo]].
 
La struttura prosegue quindi con la ''Corte alta'', a forma trapezoidale: costituita da un corpo ad ''"L"'' su due piani che possiede un porticato dotato di archi e colonne nonché numerose stanze, è completata da un altro piccolo cortile a forma irregolare.