Chiesa di San Francesco Saverio alla Garbatella: differenze tra le versioni

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La chiesa, costruita su progetto di [[Alberto Calza Bini]], fu eretta a parrocchia il 1º maggio [[1933]] da [[Pio XI]] con la costituzione apostolica ''"Quo omnes sacrorum"'', ed è sede del titolo cardinalizio [[San Francesco Saverio alla Garbatella (diaconia)|“San Francesco Saverio alla Garbatella”]].
 
La chiesa divenne famosa perché fu la prima parrocchia visitata da [[Giovanni Paolo II]] appena eletto papa; tre mesi dopo l’elezionel'elezione infatti, la domenica 3 dicembre [[1978]], il pontefice fece visita al quartiere e alla parrocchia, ai quali era legato da un ricordo particolare e personale:
{{citazione|È una grande gioia per me poter visitare come prima parrocchia romana proprio la vostra, a cui mi unisce un ricordo particolare. Infatti, negli anni dell’immediato dopoguerra, come studente a Roma, mi recavo quasi ogni domenica proprio alla Garbatella, per aiutare nel servizio pastorale. Alcuni momenti di quel periodo sono ancora vivi nella mia memoria, benché mi sembri che, nel corso di più di trent’anni, molte cose qui siano enormemente cambiate.|Giovanni Paolo II, Omelia pronunciata il 3 dicembre 1978}}
 
==Descrizione==
La facciata è in laterizio e travertino; il portale centrale è sormontato da una grande finestra in una lunetta, sopra la quale lo stemma di [[Pio XI]]. La chiesa è arricchita da un’altaun'alta cupola.
 
L’internoL'interno della chiesa si presenta a tre navate, suddivise da colonne con capitelli di [[stile ionico]], con transetto. Nell’absideNell'abside è posta una grande tela che raffigura il santo nell’attonell'atto di predicare. Nel transetto sono altre due tele: a destra la raffigurazione della ''Madonna del Divino Amore'' che soccorre Roma dopo i bombardamenti del [[1943]]; a sinistra ''Gesù in gloria con angeli''. Ai lati dell’ingressodell'ingresso due bronzi con la ''Crocifissione'' e la ''Madonna''.
 
== Bibliografia==