Convento del Beato Sante: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il convento venne fondato dai francescani nel [[1223]], quando ancora il loro padre [[Francesco d'Assisi]] era in vita. L’edificioL'edificio conventuale fu ampliato durante il [[XIV secolo]]; nel [[1351]] avvenne la consacrazione della chiesa da parte del vescovo di [[Fano]] e quello di [[Pesaro]] dedicandola a santa Maria di Scotaneto.
 
Nel [[1368]] prendeva qui l'abito francescano dei [[frati minori]], Giovanni Sante Brancorsini (1343 - 1394), che diverrà il Beato Sante, con il semplice attributo di converso. Frate Sante, così venne chiamato, visse nel monastero fino alla sua morte nel [[1394]] e fu subito venerato dalla popolazione locale. Solamente nel [[1423]], il convento cambiò il suo nome con quello dell'adorato fraticello e grazie a [[papa Clemente XIV]], nel [[1770]], il culto ottenne la convalida.
 
Durante i lavori del [[1536]]-[[1538]], venne creato il chiostro grande su disegno dell’architettodell'architetto [[Gerolamo Genga]], caratterizzato dal quadriportico ad archi a tutto sesto. Le ultime modifiche che portarono il convento alle forme attuali risalgono al [[1668]]-[[1700]], mentre l’imponentel'imponente campanile fu costruito nel [[1782]].
 
All'epoca delle invasioni napoleoniche, [[1810]], il convento fu soppresso, lo stesso accadde dopo l’unitàl'unità d’Italiad'Italia ma dal [[1908]] i frati poterono tornare e riportare il luogo di culto al suo antico splendore.
 
==La chiesa==
La chiesa si presenta a due navate. L'ingresso esterno coperto da un porticato ad archi a tutto sesto, è caratterizzato da un portale incompleto in stile [[gotico]] e da un'imposta lignea del [[1350]].
 
All’internoAll'interno, sul primo altare della navata destra, dietro un crocifisso ligneo del [[XVI secolo]], è possibile ammirare una tavola attribuita a Cola dell’Amatricedell'Amatrice, Madonna e Marie. Sempre nella navata destra, si trova la cappella ove riposano i resti del Beato Sante, da notare un pannello composto di maioliche del pavimento trecentesco della chiesa dietro l’altarel'altare che custodisce le spoglie mortali del venerato frate e i quadri murari rappresentanti i due miracoli del Beato. Nel presbiterio, a destra, è possibile ammirare un affresco staccato raffigurante Sant’AntonioSant'Antonio abate, di scuola marchigiana e risalente al [[XV secolo]]. L’altareL'altare maggiore è dominato da una croce dipinta su tavola sempre di scuola marchigiana del XVI secolo. Nella navata principale, al primo altare, si trova una tempera su tela della metà del XV secolo di scuola marchigiana ma con influenze venete raffigurante la Madonna adorante il Bambino. Da notare i paliotti d’altared'altare di scagliola policroma del [[XVIII secolo]], gli stalli del coro e i mobili di sagrestia.
 
==Sezione permanente d'arte sacra==