Collocazione (linguistica): differenze tra le versioni

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La conoscenza delle collocazioni è fondamentale per la [[Competenza linguistica|padronanza di una lingua]] e per raggiungere un livello avanzato nell'apprendimento di una [[seconda lingua]]<ref name="P. Tiberii, 3"/>. La mancanza di tale familiarità avrà come risultato l'elaborazione di [[enunciato|enunciati]] che possono essere grammaticalmente corretti ma carenti sotto l'aspetto della cosiddetta "proprietà di linguaggio": ad esempio, usare "''un caffè potente''" al posto di "''un caffè forte''". Ne conseguono impoverimento del linguaggio, incompletezza, scarsa articolazione, che possono compromettere la comunicazione in misura nettamente superiore a quanto può derivare dalla commissione di errori sintattici e grammaticali<ref name="P. Tiberii, 3"/>. Peraltro, proprio per la loro natura, non dettata da regole, ma determinata dall'uso, le collocazioni consolidate in un determinato idioma sono un terreno molto ostico per i discenti e i parlanti che non sono di [[madrelingua]]<ref name="P. Tiberii, 3"/>.
 
D'altro canto, l'indulgere eccessivamente all'uso di collocazioni, soprattutto attingendo a quelle più abusate, può risultare in un impigrimento della lingua e della verve comunicativa<ref name="S. Novelli"/>. È il caso, ad esempio, di associazioni così stereotipate e usurate, soprattutto dall'uso insistito che ne fa il linguaggio mediatico<ref name="F. Rossi"/>, da poter essere considerate dei [[tormentone|tormentoni]]: si tratta, a titolo esemplificativo, di espressioni come «''folla plaudente, mix esplosivo, vedova inconsolabile, lamiere contorte, criminali incalliti, sforzo spasmodico, svantaggio immeritato, fermo monito, unanime cordoglio, piacevole sorpresa, inutili recriminazioni''»<ref name="S. Novelli">[[Silverio Novelli]], Recensione al ''Dizionario delle collocazioni'' di Paola Tiberii (ed. 2012)</ref>, «''brillante operazione [di polizia], efferato delitto, sciagura agghiacciante, tempestivo intervento [delle forze dell’ordinedell'ordine], tragedia della follia, aperta opposizione, fermo atteggiamento, netto contrasto, pesante bilancio''»<ref name="F. Rossi"/>, a cui tante altre potrebbero aggiungersi<ref name="F. Rossi">Fabio Rossi, [http://www.treccani.it/enciclopedia/lingua-e-media_(Enciclopedia-dell'Italiano)/ «Lingua e media»], ''Enciclopedia dell'Italiano'' (2010), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref>.
 
Va infine segnalato che la stessa trasgressione consapevole delle collocazioni, e il loro "scardinamento", sono strumenti manipolativi della lingua che giocano un ruolo nella ricerca del [[registro linguistico]] [[comicità|comico]] e nella [[scrittura creativa]]<ref name="S. Novelli"/>.