Alessandro de Maigret: differenze tra le versioni

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Si dedicò poi agli scavi archeologici, soprattutto in Vicino Oriente, e per circa sei anni, dal 1970 al il 1976, fece parte della Missione archeologica italiana in [[Siria]] nella località di [[Ebla]], dove venne portata alla luce una città. Diresse poi altre campagne di scavo nella [[Yemen del Nord|Repubblica dello Yemen]], dal 1983, nella località di [[Baraqish]], e quindi dal 1998 portando alla luce i resti della città di [[Tamna' (Qataban)|Tamna]].
 
Nell'aprile-maggio 2009, Alessandro de Maigret ha condotto una prima campagna di scavi nel sito [[Arabia Saudita|saudita]] di [[Dumat al-Jandal|Dūmat al-Jandal]] (la Adumatu degli [[Assiri]]), nell'ambito di un progetto quinquennale italo-saudita di ricerche, volto a mettere in luce e valorizzare il passato di un’oasiun'oasi che fu la prima capitale degli antichi Arabi (VII sec. a.C.) ed uno dei più importanti centri commerciali dell’Arabiadell'Arabia del Nord. Una seconda campagna di scavi a Dūmat al-Jandal si è svolta in ottobre-novembre 2010.
 
Nel dicembre 2010, risultando impraticabile per problemi tribali una continuazione degli scavi sui siti di Tamna' e Barāqish, Alessandro de Maigret ha diretto una prima campagna di ricerche nel sito yemenita di Ghayman (Provincia di [[Sanaa|Ṣanʿāʾ]]), con lo scopo di studiare e valorizzare un centro di grande importanza storica in epoca [[Himyariti|himyarita]] ([[II sec. a.C.]] - [[III secolo d.C.]]).