Giovanni Enriques: differenze tra le versioni

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1930
Il 1°
febbraio visita a Ivrea l'[[Olivetti]] e, dopo un colloquio con [[Adriano Olivetti]], entra nell’aziendanell'azienda. Per qualche mese farà l’apprendistal'apprendista operaio; poi, a poco a poco,
avrà mansioni di maggior rilievo e comincerà a essere apprezzato dal fondatore,
[[Camillo Olivetti]]. In fabbrica già lavorava l’ingegnerl'ingegner [[Gino Levi Martinoli|Gino Levi (poi Martinoli)]], il
futuro direttore tecnico dell’Olivettidell'Olivetti, che diventerà uno dei suoi più cari
amici.
 
1931
In maggio
lascia l’Olivettil'Olivetti per recarsi poco dopo negli Stati Uniti, dove farà
esperienze varie (aziendali e non), per un anno circa.
 
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1936
In giugno è
nominato direttore dell’Ufficiodell'Ufficio Esteri dell’Olivettidell'Olivetti e comincia a viaggiare
vorticosamente.
 
In agosto, durante le vacanze estive, conosce Emma
Cosattini (figlia dell’avvocatodell'avvocato udinese [[Giovanni Cosattini]], noto antifascista, deputato
socialista fino al ’26'26). Si sposano il 25 ottobre e avranno tre figli: Luisa (1938-1940),
Lorenzo (1939) e Federico (1941).
 
1938
Nel tardo
autunno, dopo l’emanazionel'emanazione delle «[[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]]», è trasferito per motivi prudenziali temporaneamente
a Parigi, presso una consociata della Olivetti.
 
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1943
Il 9
settembre partecipa a una prima riunione antifascista di dipendenti dell’Olivettidell'Olivetti.
Due giorni dopo, in rappresentanza del Pli, entra nel «Comitato interpartitico»
aziendale, fulcro del [[Comitato di Liberazione Nazionale|Cln]] di Ivrea.
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1944
Nel febbraio Adriano, a rischio d’arrestod'arresto, si rifugia in
Svizzera. L’OlivettiL'Olivetti rimane affidata a un triumvirato: Martinoli, Enriques e
Giuseppe Pero (direttore amministrativo). La collaborazione con la Resistenza è
molto stretta.
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1945
Lunedì 7
maggio l’Olivettil'Olivetti, che aveva di molto rallentato la produzione negli ultimi
mesi di guerra, riapre i battenti. Poco dopo, Adriano e i suoi parenti tornano
dalla Svizzera e riprendono il controllo dell’aziendadell'azienda. Martinoli, destinato
alla Hispano-Olivetti, si dimette. Pero torna alle sue normali mansioni.
Enriques è nominato direttore della filiale di Roma, dove comincia a esaminare
nuove proposte di lavoro. Ma ben presto sarà richiamato alla direzione
commerciale, per aprire la filiale inglese dell’aziendadell'azienda.
 
Milita nell’alanell'ala sinistra del [[Partito Liberale Italiano|Pli]] (leader [[Nicolò Carandini]]) e collabora al quotidiano «[[Risorgimento Liberale]]», diretto da [[Mario Pannunzio]].
 
1946
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1951
Fonda a
Torino l’Editorialel'Editoriale Aurora Zanichelli, che pubblicherà, nel corso di una decina
d’annid'anni, sette ''Annuari'' e otto volumi
di ''Enciclopedie monografiche''.
 
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In febbraio
dà le dimissioni dalla Olivetti, per divergenze con Adriano circa la gestione
dell’aziendadell'azienda. Accetta comunque un contratto di consulenza per due anni.
 
Qualche mese dopo, assume la direzione dell’Ipsoadell'Ipsoa (Istituto
Post-Universitario per lo Studio dell’Organizzazionedell'Organizzazione Aziendale), sostenuto
soprattutto dall’Olivettidall'Olivetti, dalla Fiat e dall’Unionedall'Unione Industriale di Torino.
 
1955
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1956
Abbandona la
direzione dell’Ipsoadell'Ipsoa e stipula un contratto di consulenza con l’l'[[Istituto Mobiliare Italiano|Imi (Istituto
Mobiliare italiano)]] presieduto da [[Stefano Siglienti]], che si protrarrà fin verso la metà
degli anni Settanta, con importanti iniziative soprattutto nel campo turistico
in Sardegna (Parabola d’Orod'Oro).
 
Il 24 settembre sposa in seconde nozze Jose Bozzi,
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Decide di
occuparsi a fondo del rilancio della Zanichelli e procede quindi a un graduale
ricambio dei vertici e a investimenti volti a una modernizzazione dell’aziendadell'azienda.
Un anno dopo il figlio [[Federico Enriques|Federico]] comincerà un apprendistato, che lo porterà gradualmente
alla guida della casa editrice. Il fratello [[Lorenzo Enriques|Lorenzo]], fisico, lo affiancherà nel
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1961
Cede il
controllo delle Penne Aurora all’ingegnerall'ingegner Franco Verona.
 
1970-74 Partecipa
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''strettamente confidenziale,''1º febbraio 1946''; Che cosa pensiamo gli inglesi di noi, ''22 febbraio 1946, Il testo di
questi articoli è riprodotto in
appendice al libro autobiografico di Giovanni Enriques ''Via d’Azegliod'Azeglio 57'' (V. oltre)
 
1.2 ''AZ PANORAMA Collana di enciclopedie
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''Conte: prospettive di sviluppo della baia'' '' ''(IMI, 1965'')''
 
1.7 Giovanni Enriques ''Via d’Azegliod'Azeglio 57''
(Zanichelli, 1983): libro autobiografico di ricordi d’infanziad'infanzia e di resoconti
alpinistici