Visnuismo: differenze tra le versioni

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==== Gli ''[[āḻvār]]'', i ''bhāgavata'' del [[Tamil Nadu|Tamiḻ Nāḍu]]====
Sempre nell'India meridionale si osserva, in un periodo compreso tra il VI e il IX secolo d.C.<ref>Da tener presente che la datazione tradizionale di questi mistici è di gran lunga diversa prevedendo un periodo compreso tra il V millennio e il III millennio a.C. (Cfr. «Though the traditional dates of the ''āḻvār'' are given as 4203-2706 B.C., the earliest Vaiṣṇava poet-saints, Poykai, Pūtam and Pēy, belong probably to 650-700 A.D», Kamil Veith Zvelebil, ''Tamil Literature'', ''A HISTORY OF INDIAN LITERATURE'' vol. X, Fasc. I, Otto Harrassowitz, Wiesbaden 1974, p.91).</ref> alla nascita e alla diffusione di una pratica religiosa e di una letteratura propria dei cosiddetti ''[[āḻvār]]''. Gli ''[[āḻvār]]'' sono quei mistici cantori in lingua tamiḻ che seppur non appellando con il termine [[Bhagavat]] presentano un particolare, se non unico, afflato mistico verso Dio qui presentato con il nome di Māl (Māyōṉ)<ref>Anche Māyaṉ, Māyavaṉ, Mālavaṉ, Tirumāl.</ref>, nome che in lingua tamiḻ intende indicare quella divinità che in sanscrito è nominata come [[Kṛṣṇa]]/[[Viṣṇu]]/[[Nārāyaṇa]] ovvero il Kṛṣṇa della ''[[Bhagavadgītā]]'' e il Viṣṇu/Nārāyaṇa dei primi ''[[Purāṇa]]''.
 
{{q|In molti templi dell'India meridionale si trovano immagini di alvar venerati come esseri divini e le loro poesie sono recitate ancora oggi non solo qui, ma anche nelle case private la sera. Alcune strofe tratte della grande raccolta vengono recitate nelle processioni dei templi e nella liturgia domestica assieme ai mantra vedici. L'influsso di questi inni sulla vita religiosa è stato enorme. La profonda coscienza dell'insondabilità di Dio e della dipendenza umana, l'affetto, la sottomissione, unita ad autentica ispirazione e a una bhakti semplice dai toni spesso esoterici e la bellezza dei versi danno a questa raccolta il diritto di essere annoverata ai primi posti della poesia religiosa di tutti i popoli e di tutti i tempi|[[Jan Gonda]], vol.2 p. 171}}
 
{{q|Infatti, ciò che è particolarmente notevole tra questi Bhāgavata tamiḻ (una designazione adeguata, nonostante il fatto che il termine ''Bhagavān'' non compaia nella loro poesia) è la natura fortemente passionale della loro ''bhakti''. In un senso importante, è negli āḻvār e per mezzo degli āḻvār che la ''bhakti'' e il Bhāgavatismo acquistano una voce indipendente dal formalismo vedico o vedāntico. |Welbon p.476}}
 
== Scuole visnuite ==