Arles: differenze tra le versioni
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Nel [[508]], con la conquista [[ostrogota]] Arles entrò a far parte del regno di [[Teodorico il Grande]]. Era allora vescovo della città [[Cesario di Arles|Cesario]], il quale riuscì ad ottenere da [[Papa Simmaco]] anche la primazia sulla Spagna, conferendo alla diocesi arlesiana un prestigio, nell'Occidente cristiano, secondo solo a quello di [[Roma]]. Nel [[524]] vi si tenne un concilio cui parteciparono vescovi provenienti non solo da ogni parte della Gallia, ma anche da un certo numero di diocesi iberiche e persino dall'Italia. Nel [[536]] la città fu occupata dai [[Franchi]] e nel [[730]] fu espugnata e saccheggiata dai musulmani provenienti dalla Spagna. Continuò tuttavia ad essere un attivo centro commerciale e quando, nel [[934]], vennero unite in un unico stato la [[Provenza]] e la [[Borgogna]], la nuova formazione politica prese il nome di [[regno di Arles]] ed ebbe nella città provenzale una delle sue capitali più prestigiose, oltre che centro organizzatore di rilievo. Dopo circa un secolo di vita indipendente, nel [[1032]], tale regno si smembrò e le sue parti (regione d'Arles, Borgogna e Provenza) vennero assorbite dal [[Sacro Romano Impero]]. Il regno di Arles, pur se con una ridotta base territoriale, continuò tuttavia a vivere come stato vassallo del Sacro romano Impero fino alla definitiva trasformazione della contea di Provenza (suo antico feudo) in entità statuale pienamente autonoma ([[XIII secolo]]) e oltre.
Nel frattempo era iniziato quel lungo percorso che doveva portare Arles, attorno al [[1135]], all'elezione di un console<ref>AA.VV., ''op. cit.'', p. 20</ref> e, successivamente, a darsi degli statuti di città libera. I vincoli feudali che la città e il suo [[Regno di Arles|regno]] intrattenevano con il Sacro romano Impero rischiarono di spezzarsi e indussero [[Federico Barbarossa]] a recarsi ad Arles nel [[1178]] per cingere la corona di
=== Storia moderna ===
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