Persone legate ad Anna Frank: differenze tra le versioni

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* '''[[Otto Frank|Otto Heinrich Frank]]''', padre di Anne, soprannominato "Pim" da quest'ultima, nacque il 12 maggio [[1889]] a [[Francoforte sul Meno]] da Michael Frank, proprietario di una banca specializzata in servizi cambiavalute, e Alice Betty Stern. Nel [[1909]] si laurea in [[Economia e Commercio]] a [[Heidelberg]], in [[Germania]]. Con lo scoppio della [[prima guerra mondiale]] Otto è costretto ad entrare in guerra. Viene mandato sul fronte occidentale nel [[1915]], dove due anni dopo ottiene la promozione e diventa [[tenente]]. Nel [[1925]] Otto sposa Edith Holländer nella sinagoga di [[Aquisgrana]] per volere dei genitori della donna. La coppia avrà due figlie: Margot, nata nel [[1926]], e [[Anna Frank|Anna]], data alla luce nel [[1929]]. In seguito all'emanazione delle leggi razziali in [[Germania]] nel [[1933]], Otto decide di lasciare per sempre il paese natale e di trasferirsi ad [[Amsterdam]], nei [[Paesi Bassi]], con la famiglia. Nella capitale olandese Otto avvia al ''Opekta'', un'azienda per la vendita di un composto che aiuta a fare la marmellata in casa e, assieme all'amico Hermann Van Pels, fonda la ''Pectacon'', un'azienda di spezie per la preparazione della salsiccia. Nel [[1942]] Otto decide di nascondersi con la famiglia in un locale situato dietro alla sua ditta, oggi conosciuto come "l'alloggio segreto" o "il retrocasa" (Het Achterhuis). Nel [[1944]] Otto, la famiglia e gli altri quattro inquilini dell'alloggio segreto vengono arrestati e deportati dapprima al [[campo di concentramento di Westerbork]] e successivamente al [[campo di concentramento di Auschwitz|campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau]], dove Otto viene liberato dai russi durante la liberazione del campo nel gennaio [[1945]]. È l'unico dei clandestini a sopravvivere alla guerra. Nel [[1947]] pubblica il diario della figlia Anna dopo aver apportato alcune cancellazioni e correzioni, mentre nel [[1953]] si sposa in seconde nozze con Elfriede "Fritzi" Geiringer-Markovits, anch'ella superstite di Auschwitz, che ha perso il marito e il figlio durante l'[[Olocausto]]. In seguito Otto si impegnò pubblicamente per difendere la libertà e i diritti dell'uomo e diffondere il messaggio della figlia e del [[Diario (Anna Frank)|diario]]. Muore il 19 agosto [[1980]] a [[Basilea]], in [[Svizzera]], all'età di 91 anni<ref>[http://www.annefrank.org/it/Anne-Frank/Tutte-le-persone/Otto-Frank/ Otto Frank], ''Anne Frank House''.</ref>.
* '''[[Edith Frank|Edith Frank-Holländer ]]''', madre di Anna, è nata il 16 gennaio [[1900]] ad [[Aquisgrana]] da Abraham Holländer, proprietario di una ditta che commercia in ferrovecchio e di varie imprese metallurgiche, e Rosa Stern. Nel [[1925]] Edith sposa Otto Frank, incontrato per la prima volta l'anno precedente. Nel 1926 nasce Margot, la prima figlia; nel 1929 è la volta di Anna. Nel 1933, in seguito all'emanazione delle leggi razziali in [[Germania]], la famiglia Frank si trasferisce ad [[Amsterdam]], nei [[Paesi Bassi]]. Nel [[1939]] i Frank vengono raggiunti dalla madre di Edith, Rosa, che muore di [[Neoplasia|cancro]] nel 1942. Nello stesso anno i Frank si nascondono nell'alloggio segreto per sfuggire alla deportazione. Durante i due anni in clandestinità, Edith litiga spesso con i signori van Pels e con Anna, con cui ha un rapporto conflittuale, mentre rimane in buoni rapporti con Fritz Pfeffer. Nel 1944 i clandestini vengono arrestati e deportati dapprima a Westerbork e poi ad Auschwitz-Birkenau, dove Edith, dopo essere stata divisa dalle figlie e aver avuto un crollo emotivo, viene selezionata per la camera a gas. Riesce però a fuggire e si nasconde in un'altra sezione del campo iniziando ad accumulare cibo per le figlie rifiutando di mangiare. Muore di [[affaticamento]] e [[inedia]] nell'infermeria di [[Campo di sterminio di Birkenau|Birkenau]] il 6 gennaio [[1945]], il giorno dell'[[epifania]], dieci giorni prima del suo 45º compleanno<ref>[http://www.annefrank.org/it/Anne-Frank/Tutte-le-persone/Edith-Frank/ Edith Frank], ''Anne Frank House''.</ref>.
* '''Margot Betti Frank''', sorella maggiore di Anna, è nata il 16 febbraio [[1926]] a [[Francoforte sul Meno]], in [[Germania]]. Margot, ragazza timida, educata, cortese e tranquilla, prende ottimi voti a scuola. Secondo Anna, da grande avrebbe voluto fare la [[levatrice]]. Sebbene il rapporto fra Anna e Margot non sia dei migliori, nel suo diario Anna ammette di ammirare e allo stesso tempo invidiare la sorella sotto alcuni aspetti. Finché le [[leggi razziali naziste]] lo hanno permesso Margot era iscritta a nuoto e a tennis. Nel 1942, all'età di 16 anni, è costretta a nascondersi in un locale situato nel retro della ditta del padre Otto per sfuggire alla deportazione. Margot, che ha ricevuto una convocazione dalle [[SS]], è la prima a raggiungere l'alloggio segreto in bicicletta assieme a [[Miep Gies]], una delle persone che si preoccupò di nascondere i Frank. Nel 1944 viene arrestata assieme al resto dei clandestini e deportata dapprima a Westerbork, poi ad Auschwitz-Birkenau e infine al [[campo di concentramento di Bergen-Belsen]] assieme ad Anna, dove muore di [[tifo esantematico]] nel febbraio del 1945 all'età di 19 anni, qualche giorno prima della sorella<ref>[http://www.annefrank.org/it/Anne-Frank/Tutte-le-persone/Margot-Frank/ Margot Frank], ''Anne Frank House''.</ref>. Secondo Anna, anche la sorella teneva un diario, di cui però non vi è traccia.
* Altri membri delle famiglie Frank e Holländer sono fuggiti dalla [[Germania]] durante la guerra, tra cui la madre e la sorella di Otto, '''Alice Stern''' e '''Helene Frank''', che si sono trasferite in [[Svizzera]], e i fratelli di Edith, '''Julius''' e '''Walter Holländer''', che sono emigrati in [[Stati Uniti d'America|America]]. Tutti loro sono sopravvissuti alla guerra.