Francis Turatello: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Origini e gioventù ===
Francesco Turatello nacque ad [[Asiago]], in [[provincia di Vicenza]], il 4 aprile del [[1944]] da una sarta [[Veneto|veneta]], anch'ella originaria di Asiago, da tempo residente a [[Milano]] e ritornata al paese natío durante la [[seconda guerra mondiale|guerra]], e da padre ignoto (secondo alcune fonti, pare che Turatello fosse il figlio naturale del boss mafioso italo-americano [[Frank Coppola]], detto ''Frank tre dita''). Poco dopo la fine del [[seconda guerra mondiale|conflitto]], Turatello fa ritorno con la madre a [[Milano]], stabilendosi nel quartiere di [[Lambrate]], dove cresce in condizioni di ristrettezze economiche.
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Pugile dilettante nella giovinezza, fa la sua comparsa nell'ambiente criminale milanese come piccolo ladro di auto, per poi passare progressivamente ad imporre la sua personalità assumendo ruoli sempre più di spicco fino a giungere a capo di una banda criminale (costituita per lo più da immigrati di provenienza catanese) dedita al controllo delle bische clandestine della città e allo sfruttamento della [[prostituzione]] (attività che nel periodo di massimo successo incassa decine di milioni di lire a sera).
Partecipa inoltre a diverse rapine e sequestri di persona, con la complicità della [[Banda dei Marsigliesi]] di [[Albert Bergamelli]]. Turatello è celebre per la forte rivalità, nata fin dalla giovinezza, con [[Renato Vallanzasca]], cosa che genera una sanguinosa faida con numerose vittime su entrambi i fronti. Successivamente, dopo l'arresto sia di Vallanzasca sia di Turatello ha luogo un progressivo riavvicinamento fra i due che stringeranno amicizia (Turatello sarà tra l'altro testimone di nozze di Vallanzasca nel matrimonio con [[Giuliana Brusa]] celebrato in carcere).
=== L'arresto e la morte ===
[[File:Francis Turatello.png|200px|right|thumb|Francis Turatello durante il processo]]
Dopo una lunga latitanza viene arrestato il 2 aprile [[1977]] in piazza Cordusio a Milano; processato per una lunga lista di reati viene condannato ad una lunga detenzione che sconta sotto il regime di carcere duro. Nonostante questo riesce per un certo periodo di tempo a guidare dal carcere la sua banda e i propri affari criminali, fino a quando viene soppiantato dal suo ex braccio destro [[Angelo Epaminonda]], detto "il Tebano".
Turatello viene ucciso il 17 agosto 1981 nel carcere di massima sicurezza [[Nuoro|nuorese]] di [[Badu 'e Carros]], in [[Sardegna]], da [[Pasquale Barra]] in modo molto efferato<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1981_08/19810818_0001.pdf&query= ''Assassinato in carcere Francis Turatello, boss della "mala" milanese'', L'Unità, 18 agosto 1981]</ref>: verrà accoltellato e successivamente sventrato. Non si sa se gli organi interni, pesantemente lesionati, siano stati lacerati dai colpi profondi delle armi da taglio oppure vennero addentati dagli assassini in segno di spregio.<ref>[http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/come-pasquale-barra-detto-animale-azzanno-sputo-cuore-francis-95521.htm come pasquale barra detto “‘o animale” azzanno' e sputo' il cuore di francis turatello - Cronache<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== I possibili mandanti dell'omicidio ==
== Legami con altre organizzazioni criminali ==
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* [[Angelo Epaminonda]]
* [[Banda della Comasina]]
* [[Nuova Camorra Organizzata]]
* [[Pasquale Barra]]
* [[Raffaele Cutolo]]
* [[Renato Vallanzasca]]
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