Ciudad Juárez: differenze tra le versioni

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Nel 2011 c'è stato un calo degli omicidi del 32% (da 3042 a 2086), portando il coefficiente di assassinio dal 229 al 171 (ogni 100.000 abitanti). Nella classifica delle città con più omicidi al mondo, Ciudad Juárez sembrava aver perso il primato dopo 3 anni consecutivi a discapito della città [[Honduras|honduregna]] di [[San Pedro Sula]] che ha registrato un tasso di omicidi pari al 158,87 per 100.000 abitanti) fino a quando non si è scoperto che i residenti erano calati di ancora di 112.000<ref>[http://juarezdialoga.org/ls-articulistas/juarez-todavia-la-mas-violenta-del-mundo Juárez, Todavía La Más Violenta Del Mundo – Juarez Dialoga<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>/, probabilmente molti di questi esasperati dalle continue violenze (in 4 anni di guerra della droga la città ha perso 212.000 abitanti, circa il 18% della popolazione).
 
Dal [[1993]] la città messicana è diventata tristemente famosa per le 4.500 donne scomparse e a causa degli oltre 400 omicidi perpetrati ai danni di giovani donne,<ref>{{Cita news|autore = Alessandra Farkas|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/06/Jennifer_indaga_sulla_strage_delle_co_9_051006099.shtml|titolo = Jennifer indaga sulla strage delle donne|pubblicazione = Corriere dalla Sera|giorno = 6|mese = ottobre|anno = 2005|accesso = 25 marzo 2012}}</ref><ref>[http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-si-chiama-femminicidio-2/ Perché si chiama femminicidio | La ventisettesima ora]</ref> generalmente di umile estrazione sociale, di corporatura simile e impiegate nelle numerose ''[[maquiladora]]'', fabbriche in cui si producono i beni d'esportazione destinati al primo mondo.<ref name = Repubblica>{{Cita news|autore = Omero Ciai|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/27/messico-il-segreto-della-frontiera-trecento-donne.html|titolo = Messico, il segreto della frontiera trecento donne uccise nel deserto|pubblicazione = la Repubblica|giorno = 27|mese = luglio|anno = 2003|accesso = 25 marzo 2012}}</ref><ref>{{Cita news|autore = |url = http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/08/Messico_condanne_per_gli_omicidi_co_9_050108066.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/06/Jennifer_indaga_sulla_strage_delle_co_9_051006099.shtml|titolo = Jennifer indaga sulla strage delle donne|pubblicazione = Corriere dalla Sera|giorno = 6|mese = ottobre|anno = 2005|accesso = 25 marzo 2012}}</ref><ref>[http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-si-chiama-femminicidio-2/ Perché si chiama femminicidio | La ventisettesima ora]</ref> generalmente di umile estrazione sociale, di corporatura simile e impiegate nelle numerose ''[[maquiladora]]'', fabbriche in cui si producono i beni d'esportazione destinati al primo mondo.<ref name = Repubblica>{{Cita news|autore = Omero Ciai|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/27/messico-il-segreto-della-frontiera-trecento-donne.html|titolo = Messico, il segreto della frontiera trecento donne uccise nel deserto|pubblicazione = la Repubblica|giorno = 27|mese = luglio|anno = 2003|accesso = 25 marzo 2012}}</ref><ref>{{Cita news|autore = |url = http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/08/Messico_condanne_per_gli_omicidi_co_9_050108066.shtml|titolo = Messico: 10 condanne per gli omicidi di donne|pubblicazione = Corriere dalla Sera|giorno = 8|mese = gennaio|anno = 2005|accesso = 25 marzo 2012}}</ref><ref>[http://it.peacereporter.net/articolo/2016/La+citt%E0+della+morte PeaceReporter - La città della morte]</ref>
 
È stato girato un film di denuncia sul [[Femminicidio a Ciudad Juarez|femminicidio di Ciudad Juárez]] con [[Jennifer Lopez]] e [[Antonio Banderas]] intitolato ''[[Bordertown (film 2006)|Bordertown]]'' (2006), sostenuto dalla campagna di Amnesty International contro i delitti della città messicana. Altro film che tratta la realtà di Ciudad Juárez, l'immigrazione clandestina attraverso la frontiera di El Paso e i suoi aspetti collegati alla malavita locale è ''[[Frontiera (film)|Frontiera]]'' (1982), con [[Jack Nicholson]] e [[Elpidia Carrillo]]. Sono stati scritti molti libri sull'argomento, tra i quali "Huesos en el desierto" ("Ossa nel deserto") di Sergio González Rodríguez.<ref>Sergio González Rodríguez. ''Ossa nel deserto'', Adelphi, 2006. ISBN 978-88-459-2043-1</ref> L'artista visiva Elina Chauvet ha ideato il progetto d'arte pubblica "Zapatos Rojos" (2009-in corso), realizzato per la prima volta a Ciudad Juárez nel 2009 e portato in Italia nel 2012 dalla curatrice d'arte Francesca Guerisoli. Composto da una marcia silenziosa di scarpe rosse femminili, raccolte attraverso il passaparola e i social network, il progetto reclama giustizia per le vittime di Juárez ed è diventato un simbolo largamente condiviso in Italia da istituzioni, associazioni e cittadini nella lotta contro la violenza di genere.