Flaccovio Editore: differenze tra le versioni

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==Storia==
La casa editrice nasce dall'esperienza della libreria Flaccovio, aperta nel [[1938]] da Salvatore Fausto Flaccovio, con la formula, allora innovativa, della libreria "aperta", in cui cioè era possibile aprire, sfogliare e leggere i libri.<br />
La libreria, in parte adattata anche a galleria d'arte diretta da [[Lia Pasqualino Noto]] dal 1938 al [[1940]], divenne punto d'incontro degli intellettuali palermitani del secondo dopoguerra: [[Renato Guttuso]], [[Bruno Caruso]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa]]<ref>{{cita pubblicazione |autore = Matteo Collura |url = http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/19/LIBRAIO_CHE_SCOPRI_TOMASI_LAMPEDUSA_co_0_0005198760.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/19/LIBRAIO_CHE_SCOPRI_TOMASI_LAMPEDUSA_co_0_0005198760.shtml |titolo = Il Libraio che scoprì Tomasi di Lampedusa |rivista = [[Corriere della Sera]] |data = 19 maggio 2000 |pagina = 35 |accesso =28 ottobre 2014}}</ref>, etc.
 
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] la casa editrice conferma il suo ruolo nella editoria di cultura con la pubblicazione del trittico sul Duomo di [[Monreale]], di [[Palermo]] e sui mosaici di [[Piazza Armerina]]. Pubblica inoltre la ''Storia del Parlamento Italiano'' e la rivista ''[[Sicilia]]''. Nel [[1971]] pubblica ''[[I Beati Paoli]]'', di [[Luigi Natoli]], precedentemente pubblicato a puntate sul [[Giornale di Sicilia]].