Walter von Reichenau: differenze tra le versioni

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Durante la [[Campagna di Francia]] comandò la 6ª Armata del [[Gruppo d'armate B]] posto sotto il comando del Generale [[Fedor von Bock]] e in seguito alla vittoria il 19 luglio [[1940]] fu creato Feldmaresciallo.
[[File:Bundesarchiv Bild 183-L28455, Russland, Generalfeldmarschall Walter v. Reichenau.jpg|thumb|left|Walter von Reichenau in Ucraina, 1941]]
Nel [[1941]], sempre al comando della 6. Armata, prese parte alla [[Operazione Barbarossa|campagna di Russia]], nuovamente sotto von Rundstedt nel [[Gruppo d'armate Sud]]: l'obiettivo dichiarato di quella spedizione era la conquista dell'[[Ucraina]], del bacino del [[Don (fiume russo)|Don]] e soprattutto dei pozzi petroliferi del [[Caucaso]], in modo da privare la [[URSS|Russia sovietica]] dei suoi rifornimenti di oli minerali. La 6. Armata di Reichenau si distinse in questa campagna forzando il passaggio sul fiume [[Bug]]. A causa del sopraggiungere dell'inverno e delle difficoltà conseguenti alla progressiva sottrazione di forze che, in base ai nuovi ordini, dovevano divergere verso [[Mosca (Russia)|Mosca]], il Gruppo d'Armate di von Rundstedt non poté raggiungere completamente gli obiettivi che si era prefissato. Per questo il Feldmaresciallo chiese a [[Adolf Hitler|Hitler]] l'autorizzazione di far ripiegare le truppe per attestare il fronte più indietro. Hitler si rifiutò di concedere l'autorizzazione, esigendo che le truppe continuassero ad avanzare. Rundstedt non si sentì di obbedire a quest'ordine, e chiese di essere sostituito. [[Adolf Hitler|Hitler]] allora nominò proprio Reichenau al suo posto. Ma anche il nuovo comandante, benché fedelissimo di Hitler, in sole ventiquattro ore dovette constatare l'impossibilità per le truppe di proseguire oltre, comunicando a Hitler: "''i russi stanno penetrando nel fronte tedesco presidiato da forze troppo diluite e assolutamente inadeguate al loro compito. Se vogliamo evitare una catastrofe, dobbiamo raccorciare il fronte, cioè spostarlo indietro, dietro il Mius. Non c'è altra soluzione, mio Führer''!" Hitler, dopo aver destituito von Rundstedt appena il giorno precedente, questa volta dovette cedere e autorizzare il ripiegamento.
 
Reichenau si dimostrò uno dei più fedeli e spietati esecutori sul campo degli ordini di [[Adolf Hitler|Hitler]], volti alla condotta di una guerra selvaggia. Collaborò volentieri con i reparti delle [[Schutzstaffel|SS]] che seguivano le truppe con il compito di condurre le pulizie etniche nei territori occupati, e arrivò ad incoraggiare i suoi stessi soldati a commettere atrocità contro gli ebrei e gli slavi (da lui definiti ''subumani''). Il 10 ottobre [[1941]] Reichenau emanò ordini per "''il completo annientamento della falsa dottrina bolscevica dello Stato sovietico e delle sue forze armate e per lo spietato sterminio del perfido e crudele straniero''". Per questa sua "devozione alla causa", al momento di silurare [[Walther von Brauchitsch]] in seguito ai primi rovesci della campagna di Russia (dicembre [[1941]]), [[Adolf Hitler|Hitler]] tentò ancora una volta di affidargli il comando supremo dell'Esercito, ma di fronte al veto impostogli dai comandanti delle truppe al fronte (che sottolinearono come Reichenau fosse a loro avviso "''troppo politico''"), non poté far altro che assumere egli stesso la carica.