Santa Venerina: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Le origini e lo sviluppo di Santa Venerina furono determinati dalla sua posizione di estremo confine tra lail ConteaPriorato di San Giacomo (Zafferana Etnea), il bosco di [[Acireale|Aci]] (città demaniale) e la [[contea di Mascali]] che la suddivideva in duetre parti; in seguito, con la frammentazione del territorio di Aci, s'impose un ulteriore frazionamento. Il [[torrente]] Salaro fu per molti secoli confine naturale tra leil territorio acese e quello duedella conteeconte, attraversatoattraversati dalla regia trazzera che congiungeva [[Messina]] a [[Catania]]. I viandanti che varcavano il confine tra le due conteeterritoriale erano obbligati al pagamento di un [[dazio (economia)|dazio]], riscosso da guardie acesi per conto del Senato di Jaci. Fu proprio a seguito dello stazionamento di questa gente che cominciò a delinearsi il primo nucleo abitato, con l'edificazione di una cappella, dedicata alla patrona di Jaci: [[Santa Venera]]. Era quasi naturale che questi acesi oltre a trasferire le proprie masserizie portassero anche la loro devozione ai propri protettori, Santa Venera e [[San Sebastiano]]. Analoga situazione la si ebbe a [[San Leonardello]], ove si stanziarono delle guardie di [[Mascali]] per il controllo del confine dell'omonima [[conte]]a sulla via Valeria: il luogo prese il nome proprio dalla devozione a [[San Leonardo di Noblac|San Leonardo]], patrono di Mascali.
 
L'investimento in questa contrada dovette evidentemente palesarsi conveniente giacché negli anni a seguire gli stessi deputati e molti concittadini e borghesi di Aci acquistarono terre in quelle zone vitalizzate dalla fiera franca, dando inizio al processo di popolamento. Verso il [[1850]] si ebbe un vero sviluppo demografico ed economico. Le numerose [[distillazione|distillerie]] che sorsero nella zona e la ricca produzione vinicola, unitamente ad un artigianato molto esperto ne fece un paese fiorente ed economicamente e socialmente sviluppato. Questo sviluppo portò ad alimentare le speranze di unificare i vari borghi sotto un unico comune. La costituzione a comune autonomo di Santa Venerina si ebbe nel [[1936]] con scorporo di porzioni di territorio dei comuni di Acireale, [[Zafferana Etnea]] e [[Giarre]].