Norman Borlaug: differenze tra le versioni

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critiche
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Dal 1942 al [[1944]] divenne ricercatore della [[DuPont]], incentrando i suoi studi sui [[battericida|battericidi]] e sui [[fungicida|fungicidi]].
 
Nel 1944 divenne responsabile del centro di ricerche delle [[Malattia genetica|malattie genetiche]] con sede in [[Messico]], dove negli anni si prodigò per creare coltivazioni resistenti alle condizioni climatiche avverse dei paesi del [[Terzo mondo]], attraverso le modificazioni geniche e la creazione di colture resistenti. Egli incrociò varietà diverse di frumento per ottenerne di nuove che fossero resistenti al clima mesoamericano, avessero ottima resa e non crescessero troppo in altezza per poi piegarsi, il cosiddetto "grano nano"<ref>{{Cita web|url=http://havenforus.wordpress.com/2013/09/12/norman-borlaug-e-il-grano-nano/|titolo=dettagli della selezione agronomica e del funzionamento biologico molecolare nel grano nano di Borlaug|editore=Norman Borlaug e il grano nano|data=11 ottobre 2013|accesso=11 ottobre 2013}}</ref>. In Messico si dedicò inoltre al miglioramento delle tecniche di coltivazione, introducendo un uso massiccio di fertilizzanti chimici che fornissero al terreno, tra gli altri, utili elementi quali [[azoto]], [[fosforo]] e [[potassio]] e l'uso di agrofarmaci per poter debellare le malattie causate dai parassiti delle piante e la crescita di erbe infestanti; si preoccupò di migliorare i sistemi d'irrigazione e di promuovere il ricorso massiccio all'uso di macchine agricole. Il risultato fu che egli riuscì, grazie ai suoi metodi, a far raggiungere, pochi anni dopo il suo arrivo, l'autosufficienza alimentare al Messico (prima del [[1956]] il Messico doveva importare il 50% del frumento necessario all'alimentazione della sua popolazione) e addirittura a fare di quel Paese un esportatore di frumento.<ref>Silvano Fuso, ''Naturale = buono?'', Roma, Carrocci Editore, 2016, pp. 27-28. ISBN 978-88-430-7923-0</ref> Dopo il Messico sperimentò i suoi metodi in [[India]], [[Pakistan]], ove tra il [[1965]] e il [[1970]] riuscì a far quasi raddoppiare le rese in frumento,<ref>Silvano Fuso, ''op.Naturale cit.= buono?'', p. 28</ref> poi in [[Egitto]] e in molti altri Paesi dell'[[Africa]] e dell'[[Asia]]. Cominciò così la "Rivoluzione alimentare", o "[[Rivoluzione Verde]]", che trova in Borlaug il proprio fondatore.
 
Per il suo impegno nella lotta contro la [[fame]] nel mondo, ottenne il riconoscimento del [[Premio Nobel per la pace]] nel 1970.
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È morto nella sua casa di Dallas in [[Texas]] il 12 settembre 2009<ref>{{Cita news|url=http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5gb_fsKObiTI2Quwargw4snaBhKuAD9AM79R81|lingua=en|titolo=Nobel Prize winner Norman Borlaug dies at 95|giorno=12|mese=9|anno=2009|pubblicazione = The Associated Press|accesso=15-9-2009}}</ref>, dopo una lunga lotta contro il cancro.
== Critiche ==
Norma Borlaug, nonostante i risultati stupefacenti ottenuti nella lotta contro al fame nel mondo, subì numerose critiche da ecologisti che lo accusarono di aver favorito l'uso eccessivo di fertilizzanti e antiparassitari. Tra costoro vi furono gli ecologisti [[Lester Brown]], [[Paul Ehrlich]] ed [[Aurelio Peccei]], che gli mossero l'accusa di scarso riapettorispetto per l'ambiente e di aver contribuito all'incremento demografico della popolazione mondiale.<ref name=fuso29>Silvano Fuso, ''op.Naturale cit.= buono?'', p. 29</ref> Così rispose a queste critiche Borlaug:
{{Citazione|Alcuni degli attivisti delle nazioni occidentali sono il sale della terra, ma molti di loro sono elitari. Non hanno mai sperimentato la sensazione fisica della fame. Portano avanti le loro battaglie dai loro confortevoli uffici a Washington o Bruxelles. Se avessero vissuto un mese in mezzo alla miseria del mondo in via di sviluppo, come ho fatto io per 50 anni, starebbero piangendo per [avere] i trattori, i fertilizzanti e i canali di irrigazione e sarebbero indignati dal fatto che alcuni elitari alla moda se ne stavano a casa , cercando di negare loro queste cose.|<ref>J. Tierney, ''Greens and Hunger'', "[[New York Times]]", 2 maggio 2008.<ref Citato in Silvano Fuso, ''op. cit.'', p. 29<name=fuso29/ref> }}
 
Criticato anche per il suo appoggio alle [[Biotecnologia|biotecnologie]], Borlaug così si epresse:
{{citazione|Le biotecnologie sono ben conosciute da madre natura. Il frumento, per esempio, è frutto di un incrocio naturale di [[cromosoma|cromosomi]] fra tre differenti erbe selvatiche. L'incrocio delle prime due ha dato origine al [[grano duro]], utilizzato dai [[Sumeri]]. Poi madre natura ha incrociato un'altra erba selvatica per creare il frumento che veniva utilizzato dall'[[impero romano]]. Grazie alle nuove conoscenze scientifiche, noi non facciamo nient'altro che continuare in maniera ordinata questo tipo di incrocio.|Citato in Silvano Fuso, ''Naturale = buono?'', p. 29}}
== Onorificenze ==
=== Onorificenze statunitensi ===
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
 
* {{cita libro|autore=Silvano Fuso|titolo=Naturale = buono?|città= Roma|editore=Carrocci Editore|anno= 2016|isbn= 978-88-430-7923-0}}
==Voci correlate==
*[[Alveografo di Chopin]]