Mori (storia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
9af9af (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 6:
 
Il termine "Moro" è a lungo servito all'epoca a tracciare una netta linea demarcativa non solo religiosa ma anche "etnica" fra gli abitanti cristiani dell'[[Europa]] e i musulmani. "Moro" si è infatti sovrapposto alla parola mediterranea, attestata anche nel [[lingua greca|greco]], che indica qualcosa di scuro (come una [[Rubus ulmifolius|mora]]), scuro di carnagione o di colore bruno in generale (es. "capelli mori"), caratteristica questa sostanzialmente presente nell'elemento berbero.
Semanticamente, il termine ha finito con l'acquisire col tempo un'accezione sostanzialmente denigratoria.{{cita news |cognome=Echebarria-Echabe |nome=Agustín |autore=Emilia Fernández Guede |data=May 2007 |titolo=A New Measure of Anti-Arab Prejudice: Reliability and Validity Evidence |jrivista=Journal of Applied Social Psychology |volume=37 |issue=5 |pagine=1077–1091 |doi=10.1111/j.1559-1816.2007.00200.x}}</ref>
 
Secondo [[Mario Alinei]]<ref>[http://www.continuitas.org/texts/alinei_benozzo_origini.pdf Etimologia "mori"]</ref>, esistendo diversi toponimi in ambito [[lingua celtica|celtico]], dall'[[oceano atlantico|Atlantico]] al [[Mediterraneo]], il termine potrebbe derivare o essersi incrociato con l'originale dei [[lingua galiziana|galiziani]] ''mouras'' (mora), ''mouros'' (moro), termini, indicanti i [[megalitismo|megaliti]], connessi a una radice celtica ''*mrvos'' che significa "morto, essere soprannaturale, gigante".