Narciso e Boccadoro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Trama: Aggiunte informazioni Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Errori di battitura Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 29:
== Personaggi ==
Narciso è il motore di tutta la vicenda. Egli si presenta come un ragazzo dotato di straordinario talento, che persino i suoi superiori temono. È un colosso, è il vero detentore del potere nel
Al termine della vicenda egli è abate del monastero. Ma proprio quando le sue potenzialità sono finalmente esplose trovando realizzazione nella figura dell'abate (l'abate Giovanni, stupefacentemente profetizzato dalla statua dell'[[apostolo Giovanni|apostolo Francesco]] di Boccadoro), egli lascia trapelare tutta la sua umanità e con essa le sue incertezze e le sue debolezze. Egli è vittima della filosofia, di cui si sentiva l'assoluto padrone, e della verità. Grazie a Boccadoro si rende conto che la ricerca della verità tramite il totale controllo dello spirito non è l'unica via, e non è necessariamente più efficace della via dei sensi.
Boccadoro è il mezzo di cui si serve l'autore per esprimere il dissidio fra spiritualità e
Tutti gli altri personaggi sono un semplice condimento alla storia, senza il quale nulla avrebbe senso e tutto resterebbe
== Filosofia e morale ==
La morale è ben descritta negli ultimi due capitoli, in cui
Il contrasto fra natura e
Narciso con
== Edizioni italiane ==
|