Mr. Eko: differenze tra le versioni

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In ''[[Episodi di Lost (seconda stagione)#Il salmo 23|Il salmo 23]]'', Eko scopre una statuetta della Madonna in possesso di [[Charlie Pace|Charlie]], così gli chiede di farsi portare al [[Beechcraft 18|Beechcraft]] dove l'ha trovata, cosciente di potervi trovare il cadavere del fratello Yemi. Eko e Charlie decidono di bruciare l'aereo, recitando il [[Salmo 23]] davanti alle fiamme. Nel cinquantesimo giorno sull'isola, battezza [[Aaron Littleton]] e sua madre [[Claire Littleton|Claire]]. Quando scopre che gli altri sopravvissuti hanno catturato uno degli Altri, [[Benjamin Linus|Henry Gale]], chiede di potergli parlare da solo: gli confesserà di aver ucciso lui i due uomini della sua gente la notte dello schianto e gli mostrerà il suo cordoglio. Dopo questa confessione, Eko inizierà a costruire una chiesa sulla spiaggia con l'aiuto di Charlie. In sogno, [[Ana Lucia Cortez|Ana Lucia]] e Yemi gli dicono di aiutare Locke, così i due si avventurano nella giungla fino a trovare la stazione Perla. Lì vi sono posti alcuni monitor, in uno dei quali riescono a vedere [[Jack Shephard|Jack]] nel Cigno. Eko e Locke guardano il filmato di orientamento, che spiega che il compito della stazione è quello di osservare le reazioni psicologiche di individui convinti di effettuare delle operazioni importanti. Nonostante il disaccordo di Locke, Mr. Eko crede che premere il pulsante del Cigno ogni 108 minuti sia davvero importante. Successivamente, Eko deciderà di trasferirsi nel Cigno per continuare a premere il bottone. John proverà ad impedirgli di premere il bottone, ma Eko lo sopraffarà con la forza per continuare nel suo intento. Nel finale della seconda stagione, Lock e [[Desmond Hume|Desmond]], con uno stratagemma riusciranno a chiudere fuori dal Cigno Eko, per far terminare il countdown, ma quest'ultimo fa saltare in aria la porta con alcuni candelotti presi dentro la Roccia Nera ma, nonostante i suoi sforzi, non riesce a premere il pulsante prima che il timer raggiunga lo zero, e la stazione implode.
 
{{quote|Io non ho chiesto la vita che mi è stata data, ma mi è stata data comunque. E con essa, ho fatto del mio meglio.|Jin-Soo Kwon, ''[[Episodi di Lost (terza stagione)#Il prezzo della vita|The Cost of Living]]''}}
 
Dopo l'implosione del bunker, Eko viene trascinato da un orso polare all'interno di una caverna; verrà trovato in fin di vita e salvato da Locke, che lo riporta al campo. Nell'episodio della [[Episodi di Lost (terza stagione)|terza stagione]], ''Il prezzo della vita'', Eko si sveglia e trova Yemi nella sua tenda, che gli dice che deve confessarsi, dopodiché la sua tenda prende fuoco. Quindi si precipita fuori a cercare il fratello, e si aggrega a Locke, Desmond, [[Sayid Jarrah|Sayid]], [[Nikki e Paulo]] che stanno dirigendosi alla Perla. Mentre aspetta fuori, compare suo fratello che gli dice di seguirlo, Eko lo segue e quando ormai si sono allontanati dall'aereo dice a Yemi di non essere pentito di quello che ha fatto perché era necessario; Yemi risponde enigmaticamente e fa capire che in realtà non è il suo vero fratello e subito dopo fugge. Eko lo insegue finché non lo perde di vista e al suo posto trova la nube di fumo nero.