Metodo di Lachmann: differenze tra le versioni

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* tradizione indiretta: versioni in altre lingue utili per ricostruire un testo lacunoso (non integrano formalmente ma chiariscono il significato), citazioni esplicite o implicite dell'opera, commenti antichi dell'opera che presentano un lemma che riporta la lezione genuina della tradizione, imitazioni o parodie, allusioni che possono conservare lezioni genuine o (molto alla lontana) modelli.
 
* '''recensio''' (o censimento e valutazione): raccolta, confronto e valutazione dei testimoni;, che possono essere integrali (diretta) o parziali (indiretta).
si fa ricorrendo a repertori [???] sia che i testimoni siano integrali (diretta) sia che siano parziali (indiretta).
Una tradizione può essere rappresentata da più testimoni o da un testimone solo.
Se c'è un solo testimone il procedimento è relativamente più facilesemplice.
In presenza di una tradizione a più testimoni, si procede con:
* '''collatio''' (confronto, sulla base di un esemplare di collazione), operazione che fa ancora parte della 'recensio';
Lachmann applicava a questa fase il concetto del ''recensere sine interpretatione'', ossia un procedimento meccanico di confronto, mentre i suoi successori ([[Sebastiano Timpanaro]], ad esempio) e l'esperienza generale dimostrano come sia necessario già da questa fase compiere unoun sforzotentativo perdi ''comprendere'' il testimone, giudicando le lezioni corrette, sospette o [[errore (filologia)|erronee]].
Comparare significa confrontare i testimoni parola dopoper parola. Il risultato di questo confronto è la registrazione delle differenze dei vari manoscritti.
Tale confronto può essere condotto:
* per saggi (loci critici)
* per tutta l'opera (molto difficile per un'opera imponente);
idealmente la scelta migliore è la collazione integrale.
 
ValeÉ la penautile ricordare duealcune premesse fondamentali della filologia:
* la testimonianza di tutte le copie (o antigrafi) di un unico testimone (apografo) conta per uno, ai fini della ricerca, fatti salvi naturalmente i casi di contaminazione.
* la norma prudenziale ''recentiores non deteriores'', ovvero un testimone cronologicamente tardo non è necessariamente meno affidabile di uno più antico.