Operazione Urgent Fury: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
replaced: , → , , o stato → o Stato, typos fixed: n°3 → nº3 using AWB
Riga 60:
[[File:Point Salines Airfield Satellite.jpg|upright=1.4|thumb|Immagine dalle ricognizioni USA dell'aeroporto di Point Salinas. Vicino alla pista, in basso nella foto, è visibile la scuola medica con gli studenti americani a cui si riferisce un comunicato cubano.]]
 
L'[[Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali]] richiese agli Stati Uniti, [[Barbados]] e [[Giamaica]] di stabilizzare la situazione a Grenada. Questo appello formale, si accerterà in seguito, fu fatto per pressione degli USA che avevano deciso di intervenire militarmente. Ufficialmente le motivazioni vertevano sull'assassinio di Bishop, l'instabilità politica di uno statoStato vicino ai confini degli USA e la minaccia alla sicurezza di [[studente|studenti]] americani presenti sull'isola. La presenza di cittadini statunitensi fu citata soprattutto per avere l'appoggio dell'opinione pubblica. Sia Cuba che Grenada, con l'invasione imminente, inviarono messaggi urgenti agli USA dichiarando che gli studenti americani stavano bene e non correvano alcun pericolo, non ci sono inoltre indizi di uno sforzo dell'amministrazione americana per una evacuazione concordata e pacifica degli studenti.
 
Gli ufficiali confermeranno in seguito che non ci fu alcuna intenzione di negoziare con le autorità di Grenada.
Riga 68:
Il 22 ottobre [[Fidel Castro]] spedisce un messaggio alla rappresentanza cubana sull'isola per ribadire che non dovevano intraprendere alcuna azione nel caso di una invasione statunitense se non direttamente attaccati; se le forze americane fossero atterrate ''"sulla parte di pista vicina all'università o nei pressi di questa per evacuare i propri cittadini"'' l'ordine era di ''"non interferire in alcun modo"''.
 
Cuba informa inoltre i comandanti militari grenadini che ''"l'invio di rinforzi è impossibile e impensabile"'' , Cuba ha l'esigenza di dare ''"agevolazioni e garanzie totali per la sicurezza e l'evacuazione di statunitensi, inglesi e cittadini di altre nazionalità."'' Il messaggio viene ripetuto il 23 ottobre, affermando che l'invio di rinforzi sarebbe stato politicamente sconveniente e ''"moralmente impossibile di fronte al nostro popolo e al mondo"'' dopo l'assassinio di Bishop.
Il 24 ottobre Cuba conferma ancora al regime che i propri uomini si difenderanno solo se attaccati e avvisa che la pista sarà sgombrata dal personale militare.
 
Riga 109:
== Reazioni internazionali ==
 
Nella risoluzione dell'[[Assemblea Generale dell'ONU]] n°º38/7 del 2 novembre 1983 si stabilisce che l'invasione costituisce una grave violazione del [[diritto internazionale]] e un attentato all'indipendenza, sovranità e inviolabilità territoriale del paese; contiene inoltre la richiesta di interrompere al più presto l'intervento armato e ritirare le truppe straniere.
 
L'operazione viene condannata dall'URSS e gli altri paesi comunisti. Anche la reazione di molti paesi occidentali è negativa.