Operazione Urano: differenze tra le versioni

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[[File:German Summer Offensive, 24 July-18 November.PNG|thumb|left|Situazione del settore meridionale del [[Fronte orientale (1941-1945)|fronte orientale]] alla vigilia dell'operazione Urano.]]
 
A questo scopo il comandante della [[62ª Armata (Armata Rossa)|62ª Armata]], generale [[Vasilij Ivanovič Čujkov|Čujkov]] succeduto ad [[Aleksandr Lopatin]] il 12 settembre<ref>{{cita|Overy 2000|p. 182|Overy2000}}.</ref>, e i suoi uomini avrebbero dovuto continuare a battersi tenacemente in difesa per agganciare e logorare i tedeschi con il minimo di rinforzi e rifornimenti per evitare di essere sconfitti e ributtati nel Volga e per guadagnare il tempo necessario ad organizzare la controffensiva strategica sovietica. In pratica la 62ª Armata avrebbe dovuto combattere per portare all'esaurimento la 6ª Armata tedesca, mentre le truppe sovietiche fresche sarebbero state utilizzate per costituire le riserve necessarie per la gigantesca operazione il cui obiettivo, da conseguire con una serie di offensive "planetarie" (con nomi in codice astronomici: "Urano", "Saturno", "Marte", "Giove") era forse la distruzione del fronte dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] sia a sud (Stalingrado-Caucaso) che nella regione centrale ([[Ržev]]-[[Vjazma]])<ref>Sui veri scopi globali della seconda offensiva invernale sovietica il dibattito continua da tempo, soprattutto su stimolo dell'opera revisionista di D. Glantz, ''Zhukov's greatest defeat'', Kansas, 1999. Lo storico militare statunitense interpreta l'operazione "Marte" non come semplice offensiva di diversione sovietica ma come un reale attacco fallito, con scopi e forze impiegate altrettanto grandiosi del piano Urano. Contro questa interpretazione la replica polemica russa, per esempio in V.V. Gurkin, ''Mars v orbite Urana i Saturna'', VIZ n. 4, 2000. Dettagli in {{Cita|Bellamy 2010|pp. 610-614|Bellamy2010}} ed in {{Cita|Scotoni 2007|pp. 169-171|Scotoni2007}}.</ref>
[[File:RokossovskyKK.jpg|thumb|upright|Il generale [[Konstantin Rokossovskij]], comandante del Fronte del Don dal settembre 1942.]]