Quaresima: differenze tra le versioni

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== Significato dei quaranta giorni ==
Si dice abitualmente che la durata della quaresima è di quaranta giorni: in realtà il calcolo esatto arriva (nel rito romano) a quarantaquattro giorni. Alla fine del [[IV secolo]], e ancora oggi nel [[rito ambrosiano]], la quaresima iniziava di domenica (1º giorno), durava cinque settimane complete (5x7=35 giorni) e si concludeva il giovedì della [[settimana santa]] (altri cinque giorni), per un totale di quaranta giorni esatti. Poi alla fine del [[V secolo]] l'inizio venne anticipato al mercoledì precedente la prima domenica (altri quattro giorni), e furono inclusi il [[Venerdì Santo]] e il [[Sabato Santo]] nel computo della quaresima: in tutto quarantasei giorni. Ciò era dovuto all'esigenza di computare esattamente quaranta giorni di [[digiuno ecclesiastico]] prima della Pasqua, dato che nelle sei domeniche di quaresima non era (e non è) consentito digiunare. Con la riforma del [[Concilio Vaticano II]] il [[Triduo Pasquale]] della passione, morte e risurrezione di Cristo ha riacquistato una sua autonomia liturgica, e il tempo di quaresima termina nel rito romano con l'Ora Nona del Giovedì Santo. Per questo oggi la quaresima dura dal [[Mercoledì delle Ceneri]] fino al [[giovedì santo]], per un totale di quarantaquattro giorni;{{Chiarire| i giorni di penitenza prima della Pasqua restano però ancora 40}}. Per il rito Ambrosiano la quaresima inizia la domenica dopo il Mercoledì delle Ceneri romano e termina anch'essa con l'Ora Nona del Giovedì Santo per un totale di quaranta giorni esatti, a ricordo dei giorni di digiuno di Gesù nel deserto. Nella determinazione della durata ebbe grande peso il numero quaranta che ricorre nell'[[Antico Testamento]] molte volte.
[[File:Brooklyn Museum - Jesus Tempted in the Wilderness (Jésus tenté dans le désert) - James Tissot - overall.jpg|thumb|[[James Tissot]], ''Gesù tentato nel deserto'', [[1886]]-[[1894]].]]
 
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Una delle peculiarità di questo rito, con profili non soltanto strettamente religiosi, è l'inizio della Quaresima, che non parte dal Mercoledì delle Ceneri, ma dalla domenica immediatamente successiva. Ciò dà luogo alla distinzione tra carnevale "nuovo" (quello romano) che termina con il martedì grasso e carnevale "vecchio" (quello ambrosiano) che si conclude, invece, il sabato seguente.
 
La differenza tra il carnevale ambrosiano e quello {{Citazione necessaria| del resto del mondo}}<!-- Stando alla voce Rito ambrosiano, l'inizio della Quaresima in tale rito deriva da quello dei Riti orientali. (Non tutto il resto del mondo segue il Rito romano). --> è dovuto proprio al diverso modo di calcolare le date di inizio e fine della Quaresima:
* il rito ambrosiano intende la Quaresima come un periodo di penitenza, ma non di stretto digiuno, in preparazione al Triduo Pasquale. Pertanto contando a ritroso dal giovedì Santo 40 giorni, si arriva alla prima domenica di Quaresima: dunque i quaranta giorni di penitenza iniziano alla sesta domenica prima di Pasqua. Questo era il computo originale della Quaresima in tutti i riti.
* il rito romano invece, all'idea di quaranta giorni di penitenza, sostituì nel Medioevo quella dei quaranta giorni effettivi di digiuno in preparazione alla domenica di Pasqua. Partendo quindi dal sabato Santo e contando quaranta giorni a ritroso, saltando però le domeniche, in cui non si digiunava, si giunge esattamente al mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima, che divenne il "Mercoledì delle ceneri".