Palazzo Farinosi Branconi: differenze tra le versioni

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== Storia ==
L'edificio è una storica residenza dei [[Branconio]], importante famiglia aquilana originaria di [[Collebrincioni]]<ref name="Moretti">{{Cita|Moretti, Dander||Moretti, 1974}}, pag.151</ref> e stabilitasi all'[[L'Aquila|Aquila]] sin dalla fondazione della città, nel [[XIII secolo]]. DopoCapostipite averdella realizzatofamiglia ilera [[palazzoGiovanni Battista Branconio]], posto frontalmente alla ([[chiesa di San Silvestro (L'Aquila1473]]-[[1522]])|chiesa diche Sansi Silvestro]],affermò nela [[XVI secolo|XVIRoma]] lacome famigliaconsigliere sidi trasferì[[papa inLeone questaX]] nuovaed residenzaorafo, all'angolofacendo tracostruire lanella piazzacapitale eil via[[palazzo Garibaldi,Branconio realizzatadell'Aquila]] accorpandosu unaprogetto seriedell'amico di[[Raffaello unità edilizie originariamente autonomeSanzio]]<ref name="MorettiAA.VV.">{{Cita|AA.VV.||AA.VV., 2009}}, pag.129</ref>.
 
Lo stesso Giovanni Battista fece realizzare poi all'Aquila, nei primi anni del [[XVI secolo]], il primo [[palazzo Branconio]], posto proprio frontalmente alla [[chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|chiesa di San Silvestro]]<ref name="AA.VV."/>. Nella prima metà del [[XVII secolo]] invece fu Gerolamo (o Geronimo) Branconio ad acquistare da Ludovico Organella da Roio i fabbricati posti all'angolo tra la piazza e via Garibaldi — una serie di unità edilizie d'origine cinquecentesca ed originariamente autonome<ref name="Moretti"/> — dando vita al nuovo palazzo Branconio<ref name="Ciano, 20">{{Cita|Angela Ciano||Ciano, 2003}}, pag.20</ref>. Nel [[1639]] l'edificio divenne residenza di tutta la famiglia<ref>{{Cita|Angela Ciano||Ciano, 2003}}, pag.9</ref>. Il fabbricato fu ricostruito in più occasioni fino al definitivo ampliamento del [[1753]]<ref name="AA.VV."/>.
Nel [[1874]] un Regio Decreto ne muta la denominazione in Palazzo Farinosi Branconi<ref name="Regione Abruzzo"/>. Negli [[Anni 2000|anni Duemila]] un erede della famiglia, Evandro Farinosi Branconi, si rivolse al Tribunale per denunciare che il palazzo venisse ancora chiamato, erroneamente, Palazzo Branconio<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|titolo=Farinosi Branconi ritira il ricorso in tribunale|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/02/24/CQ3PO_CQ306.html|pubblicazione=[[Il Centro]]|data=24 febbraio 2009}}</ref>.
 
Nel [[1874]] un Regio Decreto ne muta la denominazione in Palazzo Farinosi Branconi<ref name="Regione Abruzzo"/>. A partire dal [[XIX secolo]], il palazzo fu utilizzato dapprima come caserma quindi come scuola<ref name="Ciano, 20"/>, finché, nella seconda metà del [[XX secolo]], Giulio Farinosi Branconi cedette l'edificio alla [[Cassa di Risparmio della provincia dell'Aquila]], di cui era socio<ref>{{Cita|Angela Ciano||Ciano, 2003}}, pag.3</ref>; fu proprio l'ente bancario a promuoverne il restauro negli [[Anni 1990|anno novanta]] a cura dell'ingegnere Mario Centofanti<ref>{{Cita|Angela Ciano||Ciano, 2003}}, pag.23</ref>. Successivamente, per un breve periodo, il palazzo fu sede della Presidenza della Giunta Regionale in attesa del restauro di [[palazzo Centi]].
Lesionato nuovamente dal [[terremoto dell'Aquila del 2009|sisma del 2009]], l'edificio è attualmente inagibile ed in attesa di essere restaurato.
 
Nel [[1874]] un Regio Decreto ne muta la denominazione in Palazzo Farinosi Branconi<ref name="Regione Abruzzo"/>. Negli [[Anni 2000|anni Duemiladuemila]] un erede della famiglia, Evandro Farinosi Branconi, si rivolse al Tribunale per denunciare che il palazzo venisse ancora chiamato, erroneamente, Palazzo Branconio<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|titolo=Farinosi Branconi ritira il ricorso in tribunale|url=http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/02/24/CQ3PO_CQ306.html|pubblicazione=[[Il Centro]]|data=24 febbraio 2009}}</ref>. Lesionato nuovamente dal [[terremoto dell'Aquila del 2009|sisma del 2009]], l'edificio è attualmente inagibile ed in attesa di essere restaurato.
 
== Descrizione ==
Palazzo Farinosi Branconi è situato all'ingresso occidentale di via Garibaldi, all'angolo tra la stessa, piazza San Silvestro e via Gignano, con la facciata principale rivolta verso la piazza e la [[chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|chiesa di San Silvestro]] e la secondaria verso [[Palazzo Branconio]], altra storica residenza della famiglia. Le due facciate presentano stili differenti con quella principale, rivolta verso la piazza, che presenta già richiami all'architettura [[XVIII secolo|settecentesca]] e l'altra, verso via Garibaldi, di matrice prettamente [[XVI secolo|cinquecentesca]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
{{Bibliografia|AA.VV., 2009|
AA.VV., ''L'Aquila. Una città d'arte da salvare - Saving an Art City'', Pescara, Carsa, 2009;
}}
{{Bibliografia|Ciano, 2003|
Angela Ciano, ''Palazzo Farinosi-Branconi'', L'Aquila, Ufficio Stampa Giunta Regionale, 2003;
}}
{{Bibliografia|Clementi, 1986|
Alessandro Clementi, Elio Piroddi, ''L'Aquila'', Bari, Laterza, 1986;