Farro: differenze tra le versioni
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In Italia è coltivato, su piccoli appezzamenti, soprattutto in [[Garfagnana]], una valle della [[Toscana]] settentrionale, dove è all'origine di varie ricette tipiche: minestra di farro, farro con fagioli, torta di farro. Al cereale prodotto nell'Alta Valle del Serchio e tuttora lavorato in impianti molitori di tipo tradizionale, con macine di pietra, è stata riconosciuta dall'Unione Europea l'[[indicazione geografica protetta]] [[Farro della Garfagnana]]. Gli iscritti all'albo sono attualmente un centinaio.
== Farro grande (
{{vedi anche|Triticum spelta}}
La domesticazione del farro grande o farro spelta segue di due millenni quella delle altre due varietà e può essere ricondotta in una zona più orientale, vicina al [[Caspio]].
Il farro grande deriva dall'incrocio tra il farro dicocco e l'[[Aegilops squarrosa]], una graminacea selvatica.
Il farro spelta non si adatta particolarmente al clima [[italia]]no, dove viene coltivato su una superficie di circa 500 ha. Gran parte di quello presente oggi sulle tavole italiane proviene dall'[[Europa Centrale]] e [[Europa Orientale|Orientale]] e dalla [[Francia]].
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