Rotocalcografia: differenze tra le versioni

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La '''stampa rotocalco''' o '''rotocalcografia''' è una [[stampa]] diretta [[calcografia|incavografica]] (i grafismi ovvero la parte che andrà a stampare è in incavo rispetto ai contrografismi, la parte che non stampa) e [[rotativa]]. L'[[inchiostro]] viene trasferito sulla [[carta]] attraverso un sistema modulare di cellette di diversa profondità. Più le cellette sono profonde, più abbondante sarà l'inchiostro che possono contenere e più scura sarà la stampa. È questo il motivo principale della brillantezza della stampa rotocalco: l'inchiostro infatti non viene pressato ([[tipografia]]) o stampato per rimbalzo ([[stampa offset|offset]]) ma prelevato dalla carta mantenendo le caratteristiche di brillantezza e coprenza.
 
Inizialmente==Stori la stampa rotocalcografica veniva utilizzata per la sola riproduzione di immagini fotografiche che richiedevano una elevata fedeltà di resa e di sfumature. Nella prima metà del [[XX secolo]] questa tecnica si è trasformata in un procedimento molto versatile, che ha reso conveniente la stampa di interi giornali. Il suo maggiore impiego si è avuto nel settore dei periodici a larga diffusione, tanto che il termine "rotocalco" è diventato, specialmente in [[Italia]], sinonimo di "settimanale".==
==Storia==
Inizialmente la stampa rotocalcografica veniva utilizzata per la sola riproduzione di immagini fotografiche che richiedevano una elevata fedeltà di resa e di sfumature. Nella prima metà del [[XX secolo]] questa tecnica si è trasformata in un procedimento molto versatile, che ha reso conveniente la stampa di interi giornali. Il suo maggiore impiego si è avuto nel settore dei periodici a larga diffusione, tanto che il termine "rotocalco" è diventato, specialmente in [[Italia]], sinonimo di "settimanale".
 
==Il procedimento==
La formafiga inchiostrata cede direttamente l'inchiostro, al supporto da stampare, pressata da un rullo folle rivestito da uno spesso strato di [[caucciù]] o gomma (a sua volta pressato, a volte, da un cilindro d'acciaio). La forma inchiostrata è costituita da un rullo metallico coperto da un sottile strato di [[rame]] su cui si incide il soggetto da stampare. Le aree incise vengono inchiostrate da un calamaio (a volte dotato di rullo inchiostratore) e l'eccesso di inchiostro viene rimosso da una lama detta racla.<br/>
Dopo questa fase il rullo inciso scarica l'inchiostro, per [[decalcomania]], direttamente sul supporto da stampare.