Cristallo: differenze tra le versioni

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Il cristallo è una formazione solida che ha una disposizione periodica e ordinata di atomi ai vertici di una struttura reticolare, il [[reticolo cristallino]]; la presenza di tale organizzazione atomica può conferire al cristallo una forma geometrica definita. I cristalli si formano per solidificazione graduale di un [[liquido]] o per [[brinamento]] di un gas. Tale [[cristallizzazione]] può avvenire spontaneamente in natura o essere riprodotta artificialmente.
 
Il tipo di struttura assunta dal cristallo gioca un ruolo determinante in molte delle sue proprietà, quali la [[sfaldatura]]. A seconda delle simmetrie della loro struttura, molte proprietà, come quelle elettriche, quelle ottiche e quelle meccaniche (ad esempio i moduli di [[Modulo di Young|Young]] e di [[Modulo di Poisson|Poisson]]), possono essere [[Anisotropia|anisotrope]], cioè dipendenti dal loro orientamento nello spazio. Solo alcuni cristalli sono invece [[Isotropia|isotropi]].<ref>{{Cita|Borchardt-Ott|p. 4}}.</ref>
 
La formazione e le caratteristiche di un cristallo dipendono dalla velocità e dalle condizioni della solidificazione (detta anche "cristallizzazione"). Ad esempio, i liquidi che formano il [[granito]] talvolta vengono eruttati in superficie come [[lava]] vulcanica e si raffreddano in fretta. Se il raffreddamento è più lento si forma una [[rocce|roccia]] afanitica, con cristalli non visibili ad occhio nudo; invece se il raffreddamento avviene in maniera ancora più lenta si forma una roccia porfirica.
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{{Doppia immagine|right|Potassium-hydroxide-xtal-3D-vdW.png|200|Rhombohedral.svg|127|Struttura cristallina dell'[[idrossido di potassio]] (a sinistra) e cella unitaria associata (a destra). In questo caso la base è costituita da una singola molecola KOH e ciascuna di tali molecole è rappresentata dai vertici della cella unitaria.}}
 
Dal punto di vista microscopico, i cristalli sono formati da una "base", cioè un insieme di una o più [[Entità molecolare|entità molecolari]] (atomi, molecole o ioni) disposti in maniera ordinata all'interno di un reticolo.<ref>{{Cita|Borchardt-Ott|p. 23}}.</ref> Il reticolo è dunque costituito da un insieme di celle uguali che si ripetono in maniera ordinata nello spazio, in modo tale che le facce di ciascuna cella corrispondano alle facce delle celle contigue. La particolare cella che caratterizza il reticolo è detta "[[cella unitaria]]". I vertici di ciascuna cella unitaria corrispondono ai punti del reticolo.
 
== Formazione, crescita e morfologia dei cristalli ==
{{vedi anche|Cristallizzazione (ingegneria)}}
 
La formazione e successiva crescita dei cristalli avviene attraverso un [[passaggio di stato]], che può essere:<ref>{{Cita|Goel|p. 14}}.</ref>
* da liquido a solido; ciò può avvenire per [[cristallizzazione da fuso]] o [[cristallizzazione da soluzione]];
* da aeriforme a solido, attraverso il processo di [[brinamento]];
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[[File:Boleite-rom52b.jpg|thumb|Due differenti [[abito cristallino|abiti cristallini]] dello stesso minerale ([[boleite]]).]]
La crescita di un cristallo avviene rispettando la morfologia del cristallo,<ref>{{Cita|Borchardt-Ott|p. 32}}.</ref> cioè durante la sua crescita il cristallo mantiene una forma che rispecchia le posizioni dei piani del reticolo cristallino. In altre parole, l'orientamento delle facce di un cristallo corrisponde all'orientamento dei piani del reticolo cristallino di cui è costituito, per cui spesso dall'analisi macroscopica della forma del cristallo è possibile risalire alla sua struttura microscopica. Bisogna comunque tenere presente che cristalli aventi la stessa struttura microscopica possono avere una morfologia differente, in quanto la velocità di accrescimento di ciascuna faccia può essere differente. Per tale motivo, la forma del cristallo può essere più o meno appiattita. Tali differenti forme macroscopiche nelle quali si può presentare un cristallo avente la stessa struttura microscopica sono dette "[[Abito cristallino|abiti cristallini]]".<ref>{{Cita|Borchardt-Ott|p. 31}}.</ref>
 
== Origine dei cristalli naturali ==
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A seconda della dimensione dei cristalli, i minerali (o aggregati di minerali) policristallini si possono distinguere in:
* ''macrocristallini'': quando i singoli cristalli possono essere osservati a occhio nudo;<ref name="treccani.it">[http://www.treccani.it/vocabolario/criptocristallino/ Vocabolario Treccani, "Criptocristallino".].</ref>
* ''microcristallini'': quando i singoli cristalli sono di dimensioni così ridotte da potere essere osservati solo al microscopio;<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/microcristallino/ Vocabolario Treccani, "Microcristallino".].</ref>
* ''criptocristallini'': quando i singoli cristalli sono di dimensioni così ridotte da non potere essere osservati nemmeno al microscopio.<ref name="treccani.it"/>
 
== Classificazione sistematica ==
 
La classificazione sistematica dei cristalli si basa sul riconoscimento degli elementi geometrici di [[simmetria]] della struttura cristallina; tali elementi di simmetria sono:<ref>{{Cita|Goel|p.22}}.</ref>
* gli [[asse di simmetria|assi di simmetria]]
* i [[piano (geometria)|piani di simmetria]]
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[[File:Redes de Bravais.png|thumb|upright=1.4|I sette [[sistema cristallino|sistemi cristallini]], a loro volta suddivisi in 14 [[Reticolo di Bravais|reticoli di Bravais]].]]
L'associazione degli elementi di simmetria cristallina fra loro dà origine a trentadue "[[classe cristallina|classi cristalline]]" (o "gruppi puntuali") che (riunendo le classi con assi di simmetria dello stesso ordine) formano sette [[sistema cristallino|sistemi cristallini]]:<ref>''vedi'' [[Reticolo di Bravais#Classificazione|Reticolo di Bravais]].</ref><ref>{{Cita|Goel|p. 24}}.</ref>
# [[Sistema cubico|cubico]]
# [[Sistema romboedrico|romboedrico]] (o trigonale)