Percezione: differenze tra le versioni

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La '''percezione''' è il processo [[psiche|psichico]] che opera la sintesi dei dati [[Organi di senso|sensoriali]] in forme dotate di significato. Gli assunti allo studio della percezione variano a seconda delle teorie e dei momenti storici. Le principali discipline che si sono occupate di percezione sono la [[psicologia]], la [[medicina]] e la [[filosofia]].
 
È possibile operare una prima distinzione tra la ''[[sensazione]]'' legata agli effetti immediati ed elementari del contatto dei recettori sensoriali con i segnali provenienti dall'esterno e in grado di suscitare una risposta e la ''percezione'' che corrisponde all'organizzazione dei dati sensoriali in un'esperienza complessa ovvero al prodotto finale di un processo di elaborazione dell'[[informazione]] sensoriale da parte dell'intero [[organismo]]. Nono
 
La psicologia [[associazionismo|associazionista]] considerava la percezione come la somma di più stimoli semplici legati in modo diretto al substrato fisiologico degli apparati sensoriali. Con lo sviluppo e il consolidamento della psicologia della ''[[Gestalt]]'', il centro dell'indagine sui processi percettivi passa dalla precedente concezione elementaristica alla percezione come risultato di un'interazione e organizzazione globale di varie componenti. Prima di esporre le varie teorie che si sono occupate della percezione, è opportuno comprendere i processi che ne stanno alla base.
Tali processi sono di due tipi: la categorizzazione e l'identificazione.
 
== Categorizzazione e identificazione ==
La categorizzazione è il processo mediante il quale assegnamo un oggetto a una categoria. Ad esempio, un oggetto di forma sferica, liscio e con un picciolo in mezzo fa parte della categoria frutta.