Lager: differenze tra le versioni

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bastonate
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La violenza dei nazisti sui prigionieri era parte della vita quotidiana. Gli internati nei lager erano continuamente soggetti a violenza, esperimenti su cavie umane, violenza sulle donne e violenza sui morti<ref>[http://coalova.itismajo.it/ebook/mostra/approfondimenti/at017.htm ''La violenza dei nazisti nei lager'']. ITIS Majo. Ebook.</ref>.
=== Le punizioni corporali ===
Le punizioni corporali, inflitte per futili motivi, come non essere allineato bene all'appello, non aver svolto un lavoro bene come volevano le SS, non aver sistemato bene il posto letto. Le punizioni consistevano in percosse, e bastonate spesso mortali. Le punizioni più frequenti erano le frustate e le manganellate, eseguite durante l'appello in presenza di tutti gli internati, per dare l'esempio. I colpi non dovevano superare 25 di numero, e poi i colpevoli venivano chiusi senza assistenza per trenta giorni nel blocco della morte.<br />
Un'altra pena consisteva nell'appendere ad un palo, con le mani dietro la schiena, con conseguente slogatura e rottura dei tendini delle braccia, che comportava l'inabilitazione al lavoro e quindi l'avviamento del colpevole alla camera a gas.<br />
Un'altra punizione era la reclusione in una cella di un metro quadrato chiamata ''Stehzelle'', nella quale si era costretti a rimanere in piedi, al buio, con poca aria e senza potersi muovere per giorni o addirittura settimane. All'uscita non si poteva più stare in piedi e quindi, essendo inabile al lavoro, si veniva avviati alla camera a gas<ref>[http://www.lager.it/auschwitz.html ''Campo di Concentramento-Sterminio di Auschwitz I II III (Polonia)'']. Lager.</ref>