Molly Malone: differenze tra le versioni

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Affianca l'inno nazionale ''[[Ireland's Call]]'' che saluta le gare della squadra nazionale di [[rugby (sport)|rugby]] della Repubblica d'Irlanda (l'''[[Nazionale di rugby XV dell'Irlanda|Irish International Rugby Team]]'') ed è l'inno ''ufficiale'' dei ''supporter'' delle associazioni sportive di Dublino aderenti alla GAA, la ''Gaelic Athletic Association''.
 
== StoriaLa canzone ==
Il brano appartiene alla cultura [[musica]]le popolare [[lingua irlandese|gaelica]] ed è dedicato ad una figura di dubbia esistenza storica, convenzionalmente identificata con una giovane pescivendola del villaggio di Howth, a nord di Dublino, morta in giovane età a causa di una non meglio specificata febbre.
 
Una statua realizzata da Jean Rynhart e dedicata alla fanciulla è stata posta nel [[1987]] in Grafton Street, a celebrazione dei mille anni di vita della città; la statua è conosciuta familiarmente con il nome di ''"The Tart with the Cart"'' e ritrae la giovane Molly in abiti del [[XVII secolo]].
 
Una [[leggenda metropolitana]] vuole che Molly fosse una prosperosa giovane dal seno generoso che alternava il mestiere di pescivendola di giorno a quello di prostituta alla notte. Di certo è possibile che molte ''Mary'' o ''Molly'' Malone abbiano vissuto a Dublino durante i secoli ma non è stato finora possibile — nonostante gli sforzi di molti ricercatori — mettere in relazione una in particolare di esse con la protagonista del brano musicale, scandito da un ritmo e con un testo di ballata dal vago sapore tragicomico.
 
Ignota è la data di composizione della canzone, che dovrebbe comunque essere stata scritta in [[Scozia]] nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Molly Malone, tuttavia, era già nel Settecento la protagonista di una canzone (una stampa settecentesca col riferimento a Molly Malone è in mostra al Dublin Writers Museum). Ugualmente sconosciuto è l'autore (o gli autori) del testo e della musica. Il brano non venne mai edito ufficialmente prima degli [[anni 1880|anni ottanta]] del [[XIX secolo]] e la sua pubblicazione avvenne contestualmente a quella di uno scritto che trattava dello stesso argomento da parte dello scrittore di [[Edimburgo]] James Yorkston.
 
Molti ritengono comunque che il brano dedicato a Molly Malone sia pressappoco coevo al celebre motivo musicale folk ''[[Oh my darling, Clementine]]'' scritto da Percy Montross intorno al [[1880]].
 
La canzone, grazie alla sua popolarità, divenne l'inno informale di Dublino, tanto da essere adottata nel 1970 dai tifosi riuniti nella "Hill 16", lo storico e popolare settore dello stadio della [[Gaelic Athletic Association]], e successivamente dai maggiori club di sostenitori delle squadre di rugby e di calcio della città.<ref name=cultural>{{cita libro|titolo=Dublin: A Cultural History|autore=Siobhán Marie Kilfeather|editore=Oxford University Press|anno=2005|isbn=9780195182019}}</ref>
 
== Testo ==
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Crying "Cockles and mussels, alive alive oh"|lingua=en}}
 
== CitazioniIl e omaggipersonaggio ==
[[File:Molly_Malone_073007.JPG|thumb|upright=0.9|Statua dedicata a Molly Malone in [[Grafton Street]], a [[Dublino]]]]
Durante le celebrazioni del millenario di Dublino, svoltesi nel 1988, si decise di erigere una statua per ricordare una mitica donna sulla cui identità, tuttavia, non si avevano certezze. La leggenda originaria del [[XVII secolo]] racconta di una donna che alternava il suo mestiere di pescivendola con quello di prostituta e che morì a causa del tifo o forse di malattie veneree. Ricerche effettuate non hanno fornito certezze sulla vera identità della donna, anche in considerazione del fatto che il nome "Mary", di cui "Molly" è il diminiutivo, e il cognome "Malone" era molto diffuso nella capitale irlandese; tuttavia alcuni indizi raccolti da un apposito comitato inducono a credere che la vera Molly Malone sia una donna morta il 13 giugno 1699 e in tale giorno si decise di fissare l'annuale ricorrenza dedicata all'iconica figura. Una statua rappresentante la donna al lavoro come pescivendola e con il seno bene in vista, quasi a suggerire la sua seconda attività, fu commissionata allo scultore Jeanne Rynhart e posizionata di fianco all'edificio che anticamente era la chiesa di Sant'Andrea in cui la donna sarebbe stata battezzata.<ref name=cultural />
* Alla fine di Grafton Street, nel centro di Dublino, si trovava una statua raffigurante il personaggio di Molly Malone. Dal 18 luglio 2014 la statua è stata trasferita in Suffolk Street, di fronte all'ufficio informazioni. L'appellativo di "The tart with a cart" (traducibile come "La sgualdrina con la carriola") affibbiato dai Dublinesi alla statua di Molly Malone non è l'unico esempio della critica esercitata sui decori urbani di Dublino dai suoi abitanti.
 
* Nella versione in [[Lingua inglese|inglese]] del film ''[[Arancia meccanica (film)|Arancia meccanica]]'' (''A Clockwork Orange'', 1971), diretto da [[Stanley Kubrick]], l'ubriacone che viene picchiato dalla banda dei "drughi" capeggiata da [[Alex DeLarge]], canta originalmente la canzone ''Molly Malone''.
*La Allastatua era stata collocata alla fine di Grafton Street, nel centro di Dublino, si trovava una statua raffigurante il personaggio di Molly Malone. Dal 18 luglio 2014 la statua è stata trasferita in Suffolk Street, di fronte all'ufficio informazioni. L'appellativo di "The tart with a cart" (traducibile come "La sgualdrina con la carriola") affibbiato dai Dublinesi alla statua di Molly Malone non è l'unico esempio della critica esercitata sui decori urbani di Dublino dai suoi abitanti.
 
== Citazioni e omaggi ==
* Nella versione in [[Lingua inglese|inglese]] del film ''[[Arancia meccanica (film)|Arancia meccanica]]'' (''A Clockwork Orange'', 1971), diretto da [[Stanley Kubrick]], l'ubriacone che viene picchiato dalla banda dei "drughi" capeggiata da [[Alex DeLarge]], canta originalmente la canzone ''Molly Malone''.
 
== Note ==