Bicicletta da corsa: differenze tra le versioni

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Dall'inizio degli anni '80 sono iniziate delle sperimentazioni sul diametro dei tubi che formano il triangolo principale del telaio, grazie allo sviluppo della tecnologia delle lavorazioni meccaniche e all'uso sempre più frequenti di altri materiali oltre all'acciaio (anche se telai in alluminio erano già presenti, come prodotti di nicchia, dal decennio precedente).
 
Negli [[anni 1990|anni novanta]] questa caratteristica si è sviluppata con un'ampia diffusione dei telai in [[alluminio]], caratterizzati da un'ampia possibilità di forme e sezioni delle tubazioni unitamente ad una maggiore leggerezza del telaio stesso. Dopo il [[2000]] hanno conosciuto una grossa diffusione come materiale per costruzione dei telai anche la fibra di [[carbonio]] e il [[titanio]], caratterizzati da una grande leggerezza è rigidità. Un altro materiale utilizzato è stato il magnesio per esempio dalla [[Pinarello]]. Il carbonio è il materiale più utilizzato attualmente (i telai più leggeri arrivano sotto il [[chilogrammo]]), con la possibilità di ottenere comunque telai rigidi nelle zone di sollecitazione ma elastici dove è possibili, quindi più confortevoli con minori costi è sopratuttosoprattutto la possibilità di molta più flessibilità nella progettazione della forma e della sezioni del telaio.
 
Con le forme e i materiali dei tubi sono cambiati anche i forcellini di innesto della ruota posteriore, che non hanno più una lunghezza di pochi centimetri, ma salgono per pochi millimetri in verticale, in maniera da innestare rapidamente e senza possibilità di errore la ruota, così da agevolare il cambio ruota fatto in tutta velocità durante le competizioni.