Erving Goffman: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nato a Manville, in [[Canada]], l’11l'11 giugno [[1922]], compì gli studi accademici tra [[Toronto]] ([[1945]]) e [[Chicago]] ([[1953]]).<ref name= filosofico >{{cita web|url=http://www.filosofico.net/goffman.htm|editore=filosofico.net|titolo=Erving Goffman}}</ref>
 
Il principale contributo di Goffman alla teoria sociale è la sua formulazione dell’dell'[[interazionismo simbolico|interazione simbolica]] nel suo ''[[La vita quotidiana come rappresentazione]]'' (''The Presentation of Self in Everyday Life'') del [[1959]]. Sebbene Goffman sia spesso classificato come un interazionista simbolico, egli tentò di correggere i difetti di detto indirizzo di pensiero. Per Goffman, la società non è una creatura omogenea. Noi dobbiamo recitare in modo diverso a seconda dei diversi teatri. Il contesto che dobbiamo giudicare non è un’ampiaun'ampia società, ma un contesto specifico. Goffman indica che la vita è un [[teatro]], dove il comportamento individuale è interpretabile alla luce dell'ampio contesto sottostante all’interazioneall'interazione simbolica faccia a faccia.
 
Autore, nel 1961, del testo ''Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza'' (''Asylums: Essays on the Condition of the Social Situation of Mental Patients and Other Inmates'') - che sarà il capostipite di un filone di pensiero - per il quale aveva attinto informazioni all'Istituto d'igiene mentale di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]], descrive la "[[istituzionalizzazione]]" come la reazione dei pazienti alle strutture burocratiche di un'istituzione ospedaliera. Goffman usa la [[fenomenologia]] per comprendere come gli esseri umani percepiscano le interazioni che essi osservano ed alle quali partecipano. Per Goffman non esiste alcuna "[[verità]] vera", ma solo interpretazioni che sono vere per ciascun individuo.