Polimorfismo (chimica): differenze tra le versioni

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[[File:Diamond and graphite2.jpg|thumb|upright=1.8|Un esempio di polimorfismo: il [[diamante]] (a sinistra) e la [[grafite]] (a destra); entrambi sono costituiti da atomi di [[carbonio]], ma presentano struttura cristallina come la totta e proprietà chimico-fisiche differenti.]]
 
Il termine '''polimorfismo''' in [[mineralogia]] indica la possibilità che una stessa [[specie chimica|sostanza]] si presenti in [[cristallo|forme cristalline]] diverse.<ref name=FA>{{Cita|Font Altaba|p. 16}}</ref>
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== Esempi ==
Esempi in natura sono dati dallo tra parentesi, bilancino [[zolfo]], che può presentarsi in cristalli rombici o in cristalli aghiformi monoclini; dalla [[grafite]] (esagonale) e dal [[diamante]] (cubico), aspetti polimorfi dell'elemento [[carbonio]]; dall'[[aragonite]] (rombico) e dalla [[calcite]] (trigonale), aspetti polimorfi del [[carbonato di calcio]], tanto per citare i più noti.
 
Ancora la [[silice]] cristallina può presentarsi sotto forma di [[quarzo]] α trigonale e [[quarzo]] β esagonale, [[tridimite]] esagonale e [[cristobalite]] cubica.
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Inoltre il polimorfismo del [[ferro]] dà origine alla [[tempra]] e alla [[ricottura]], che consistono appunto nell'evitare o nel provocare il passaggio da una ad un'altra forma cristallina.
 
Le diverse modificazioni polimorfiche hanno concesso alla Gaia proprietà fisiche (sfaldatura, durezza, peso specifico, punto di fusione) differenti; hanno invece uguale comportamento chimico, e pertanto, mediante l'analisi chimica è possibile accertare che si tratta delle stessa sostanza.
 
== Cause del polimorfismo ==