Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo: differenze tra le versioni

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Parola d'ordine della sua organizzazione militare era "guerra al tedesco et tenuta ordine pubblico", e le direttive erano "organizzare segretamente la forza per assumere al momento opportuno l'ordine pubblico in Roma a favore del governo di Sua Maestà il Re". La sua organizzazione diventava così direttamente concorrente ai [[Gruppi di Azione Patriottica|GAP]], e - in caso di arrivo delle truppe alleate o improvvisa ritirata di quelle dell'Asse, i suoi uomini e in particolare i Regi Carabinieri avrebbero dovuto garantire l'occupazione dei nodi strategici (radio e ministeri) prima che eventuali bande partigiane non monarchiche potessero appropriarsene<ref name=Portelli/>.
 
Per evitare rappresaglie da parte nazista sui civili, Montezemolo vieta di compiere attentati dinamitardi e omicidi contro i tedeschi: "nelle grandi città - scrive infatti il colonnello - la gravità delle conseguenti rappresaglie impedisce di condurre molto attivamente la guerriglia"<ref>Portelli, cit. nonché G. Pisanò, op. cit.</ref>. La nota - che fa parte di un ordine d'operazioni intitolato "Direttive per l'organizzazione e la condotta della guerriglia", prosegue: "Vi assume preminente importanza la propaganda atta a mantenere nelle popolazioni spirito ostile ed ostruzionistico verso il tedesco, propaganda che è compito essenzialmente dei partiti; e l'organizzazione della tutela dell'ordine pubblico, compito militare sia in previsione del momento della liberazione, sia per l'eventualità che il collasso germanico induca l'occupante ad abbandonare improvvisamente il territorio italiano".<ref>P. Maurizio, ''Via Rasella...'' cit. p. 31. Maurizio sostiene che queste direttive segnarono "la condanna a morte" del colonnello, notando come esse ricalcassero essenzialmente quelle impartite alla formazione troskista [[Bandiera Rossa Roma(movimento)|Bandiera Rossa]], e dunque fossero invise ai vertici del PCI.</ref>
 
Quando cominciano le persecuzioni naziste contro gli ebrei della capitale, Montezemolo si adopera per far trovare documenti falsi e salvacondotti alle migliaia di ebrei sfuggiti al "sacco" condotto dalle SS contro la comunità israelitica di Roma<ref>Ugo Finetti ''La resistenza cancellata'', Ares 2003, p. 271</ref>.
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