Vicariato: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto un errore di punteggiatura
Corretta una concordanza e messa una proposizione a capoverso
Riga 18:
</ref> I vicariati vennero istituiti in seguito al concilio provinciale primo di Milano (1565). Nelle diocesi lombarde, in generale, la struttura vicariale risulta consolidata tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo.<ref name=":0" />
 
Il citato concilio provinciale definì i compiti del vicario foraneo: i principali erano la convocazione delle congregazioni del clero (raduni periodici di solito mensili) e la visita vicariale periodica (di solito annuale) alle parrocchie della sua giurisdizione. I vicari foraneoforanei redigevano per il vescovo delle relazioni contenenti i resoconti delle congregazioni e delle visite vicariali da loro effettuate. Queste relazioni vevivano fornite in occasione dei sinodi o delle congregazioni diocesane dei vicariati foranei.<ref name=":0" />

Con il passare del tempo il titolo di vicario foraneo fu conferito anche come onoreficenza, come già quello di [[prevosto]] e di [[arciprete]]. Così alcune località e alcuni sacerdoti furono sottratti alla giurisdizione del vicario foraneo locale e dichiarati dal vescovo rispettivamente "vicari foranei in luogo" (''in loco'') e "vicari foranei in luogo alla persona" (''in loco ad personam'').<ref name=":0" />
 
Le funzioni del vicario foraneo furono successivamente aggiornate dai successivi concili provinciali e dai sinodi tenuti posteriorrmente dalle singole diocesi.<ref name=":0" />