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Le prime influenze subite dallo Strafella sono quelle degli ambienti romani, soprattutto [[Pietro Negroni]] e [[Taddeo Zuccari]], prima di subire il fascino del manierismo napoletano di [[Andrea Sabatini]] e [[Pedro Rovial]].
Proprio a Napoli affrescò la cappella Di Somma nella [[chiesa di San Giovanni a Carbonara]]. Nella [[
Sempre nel suo paese natale gli fu commissionata anche l'affrescatura del soffitto della Cappella San Marco, parte del complesso del [[Castello di Copertino]]; qui sono raffigurate scene bibliche, mentre alle pareti sono esposte altre sue opere con effigie di santi.
L'attività manierista di Strafella è rintracciabile anche nel vicino capoluogo di [[Lecce]]. Nella [[Basilica di Santa Croce (Lecce)|Basilica di Santa Croce]] è custodito un olio su tavola intitolato ''Trinità'', probabilmente uno dei suoi primi lavori, in quanto datato come precedente al [[1548]]. Nella [[chiesa di San Francesco di Paola]] invece si trova invece
Questi d'altra parte lasciò una traccia artistica in molti dei principali centri dell'epoca. Nella [[Chiesa del Carmine]] di [[Nardò]] si trova una sua
Nell'[[episcopio (architettura)|episcopio]] di [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] è poi conservata una sua "Madonna in Gloria", qui traslata dalla chiesetta di [[
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