Colpo di Stato in Turchia del 1960: differenze tra le versioni

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Durante la sua presidenza Cemal Gürsel proibì che i quadri con la sua immagine fossero mostrate a fianco del quadro di [[Atatürk]] negli uffici governativi. I lavori dei costituzionalisti vennero portati a termine il 9 marzo 1961, la nuova costituzione, adottata il 27 maggio 1961, confermata da un referendum il 9 luglio 1961 entrando in vigore il 20 luglio dello stesso anno.
 
 
Dopo le elezioni del 15 ottobre [[1961]] e la riunione della [[Grande Assemblea Nazionale Turca|Grande Assemblea Nazionale]] del 25 ottobre [[1961]], il ''Millî Birlik Komitesi'' venne sciolto ai sensi dell'[[Articolo (legge)|articolo 8]] della [[Legge (diritto)|legge n° 1]] del 12 giugno 1960.
 
Nelle elezioni, il [[Partito Popolare Repubblicano]] aveva prevalso con il 36,7% precedendo il [[Partito della Giustizia]], erede del [[Partito Democratico (Turchia, 1946)|Partito Democratico]] cche ottenne il 34,7% e dopo una brevissima transizione guidata generale Emin Fahrettin Özdilek che il 27 ottobre 1961 rilevò Cemal Gürsel nel ruolo di Primo ministro, il 20 novembre İsmet İnönü venne chiamato a guidare un governo di coalizione come nuovo primo ministro.<ref name="Derya Bıyıklı"/> mentre Cemal Gürsel mantenne la carica di Presidente della Repubblica.
 
== Il Processo di Yassiada ==
Nell'isola di Yassiada venne celebrato il processo, davanti a un tribunale speciale, nei confronti di 592 tra ex ministri, deputati e funzionari, tra cui il presidente Celâl Bayar il primo ministro [[Adnan Menderes]]. Gli imputati furiono chiamati a rispondere a 19 diversi capi di imputazione. Il processo ebbe inizio il 14 ottobre 1960 ed ebbe termine il 15 settembre 1961, per un totale di 872 sessioni e 202 giorni di udienza. L'accusa ha richiesto la pena di morte 228 volte.
 
Le accuse andavano dalla corruzione, all'appropiazione indebità di fondi statali a quelle più gravi di attentato alla cosstituzione e per alcuni didegli impitati di aver causato il [[Pogrom d'Istanbul|Pogrom di Istanbul]].
 
La Corte emise le condanne a morte per i seguenti imputati:
 
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1. Baha Akşit <br>
2. [[Celâl Bayar]] <br>
3. Bahadır Dülger <br>
4. Ahmet Zeki Erataman <br>
5. Rüştü Erdelhun
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6. Agah Erozan <br>
7. Emin Kalafat <br>
8. Osman Kavrakoğlu <br>
9. İbrahim Kirazoğlu <br>
10. Mehmet Nusret Kirişçioğlu
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11. [[Refik Koraltan]] <br>
12. [[Adnan Menderes]] <br>
13. [[Hasan Polatkan]] <br>
14. Ahmet Hamdi Sancar <br>
15. [[Fatin Rüştü Zorlu]]
|}
 
 
== Note ==