Sojuz (lanciatore): differenze tra le versioni

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[[File:Soyuz rocket engines.jpg|thumb|left|Motori del lanciatore Sojuz]]
Nei primi [[anni 1990|anni novanta]] si è iniziato il progetto per ammodernare il lanciatore Sojuz ridisegnandolo con un quarto stadio ''Fregat''. Il motore Fregat venne sviluppato dalla [[NPO Lavochkin]] basandosi sul modello della sonda Phobos. Sebbene l'[[Agenzia Spaziale Russa]] e il [[Ministero della Difesa Russo]] avessero firmato un contratto nel [[1993]] per il ''Rus'' (da russificazione e ammodernamento del Sojuz) decisero in seguito di cambiarne il nome in Sojuz 2. Successivamente il progetto venne abbandonato per scarsità di fondi. Nel giugno del [[1996]] venne creata la [[Starsem]], dalla società arrivarono i fondi per creare una variante meno ambiziosa del precedente progetto Sojuz-Fregat detta anche '''Sojuz U/Fregat'''. Questa variante era un Sojuz U leggermente modificato con un quarto stadio ''Fregat''. La variante aveva una lunghezza di {{M|46,10||m}} ed era in grado di trasportare un carico utile fino a {{M|5 000|k|g}} in un'[[orbita]] di {{M|450|k|m}} di altezza e di {{M|1 350|k|g}} in [[orbita di trasferimento geostazionaria]]. Nell'aprile del [[1997]] Starsem ottenne un contratto dall'[[Agenzia Spaziale Europea]] per lanciare con due razzi Sojuz-Fregat i quattro satelliti del programma [[Missione Cluster|Cluster]]. Prima di aver introdotto il nuovo modello di lanciatore, Starsem lanciò 24 satelliti della costellazione [[Globalstar]] in 6 lanci utilizzando lo stadio riutilizzabile ''Ikar'' tra il 22 settembre [[1999]] e il 22 novembre 1999. Dopo i test preliminari, svoltisi il 9 febbraio [[2000]] e il 20 marzo [[2000]], il nuovo lanciatore venne usato per lanciare i satelliti [[Missione Cluster|Cluster]] il 16 giugno 2000 e il 9 agosto 2000. Nel maggio [[2001]] entrò in uso la versione ''Sojuz FG'', che poteva lanciare in orbita bassa (200&nbsp;km) un carico utile di 7&nbsp;100&nbsp;kg; questa versione venne usata per i lanci del [[veicolo spaziale Sojuz]] verso la [[Stazione Spaziale Internazionale]]. Un'ulteriore e più potente variante del razzo Sojuz-Fregat, la ''Sojuz FG/Fregat'' (che poteva mettere in orbita bassa un carico utile di 7&nbsp;800&nbsp;kg), lanciò la missione [[Mars Express]] da Baikonur nel giugno [[2003]]. Ora il lanciatore Sojuz-Fregat viene utilizzato per trasportare carichi commerciali. Si sta sviluppando il successore del lanciatore Sojuz-Fregat chiamato '''Sojuz/ST''' (o Sojuz 2) che sarà dotato di un nuovo sistema di guida digitale e di un terzo stadio molto modificato e dotato di un nuovo motore. Il primo sviluppo del Sojuz-2, chiamato ''Sojuz-2-1a'' (dotato del sistema di guida digitale e del terzo stadio modificato ma non dei nuovi motori) è partito il 4 novembre [[2004]] da Pleseck per un [[volo suborbitale]]. La versione completa del Sojuz-2, chiamata ''Sojuz-2-1b'', è stata utilizzata il 19 ottobre [[2006]] per lanciare il satellite [[MetOp-A]] dal [[Cosmodromo di Baikonur]]<ref>{{citaCita web | url=http://www.nasaspaceflight.com/content/?cid=4973 | titolo=Soyuz 2-1B launches with COROT | accesso=27 dicembre 2006 | lingua=en}}</ref>.
 
Il lungo successo dei lanci Sojuz è stato interrotto il 15 ottobre [[2002]] quando un Sojuz U lanciando un satellite Foton-M1 (Foton-13) da Pleseck esplose dopo 29 secondi dalla partenza. Una persona morì e otto furono ferite. Un altro fallimento si ebbe il 21 giugno [[2005]] durante il lancio di un satellite di comunicazione militare [[Molniya (satellite)|Molniya]] dal sito di lancio di Pleseck. Il lancio utilizzava una variante a quattro stadi del razzo Sojuz chiamato ''Molniya-M''. Il volo terminò sei minuti dopo la partenza quando il terzo stadio non si accese o il secondo stadio non si separò dal terzo. Il secondo e terzo stadio del razzo si schiantò nella regione di [[Tjumen']] in ([[Siberia]])<ref>{{citaCita web | url=http://en.rian.ru/russia/20050621/40556511.html | titolo=Molniya-M accident caused by engine failure or unfulfilled order | 21 giugno 2005 | lingua=en}}</ref>.
 
<!-- Soyuz flew regular missions to ISS from 2003 to 2005