Nizza Monferrato: differenze tra le versioni
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La città viene successivamente contesa tra il già citato Carlo Emanuele, questa volta alleato con gli Spagnoli, e il [[duca di Nevers]] [[Carlo I di Gonzaga-Nevers|Carlo I]], successore dei [[Gonzaga]] nella [[Marchesato del Monferrato|signoria del Monferrato]]: dopo l'assedio del [[1625]], a quello del [[1628]] da parte del duca sabaudo la città capitola e viene successivamente riconquistata dai [[Francia|francesi]] nel [[1629]]. Nel [[1630]] venne messa in ginocchio da carestie e pestilenze, mentre l'anno dopo, firmata la pace di [[Cherasco]], Nizza viene assegnata a [[Carlo I di Gonzaga-Nevers|Carlo I duca di Mantova]]. A partire dal [[1637]], vivrà un periodo di continue lotte per la sua conquista da parte di Spagnoli e Francesi, che la sottoporranno a numerosi saccheggi e alla distruzione della propria fortezza, di cui ancora oggi rimangono visibili alcuni resti. Nel [[1647]] la città venne rasa al suolo e le sue mura abbattute dagli [[aragonesi]].<br />La seconda metà del [[XVII secolo]] fu ancora un periodo rovinoso per la città, in quanto il duca [[Ferdinando Gonzaga|Ferdinando Carlo Gonzaga]] per pagare i debiti portati dalla penosa amministrazione del ducato spogliò completamente Nizza di qualsiasi cosa di valore e di tutte le risorse della zona.
Il territorio del [[Monferrato]] venne coinvolto nella guerra tra [[Austria]] e Francia, ed i nicesi poterono ritenersi liberi dalle occupazioni straniere solo grazie al definitivo passaggio della città nelle mani dei [[Casa Savoia|Savoia]] nel [[1708]] (con una breve interruzione solo durante l'occupazione [[Napoleone Bonaparte|Napoleonica]]), che si trovarono a gestire Nizza da poco
La situazione economica resa precaria dai continui conflitti iniziò a migliorare solo verso la fine del [[XVIII secolo|Settecento]], con il rifiorire dell'industria della [[seta]]; nel suo territorio si insediarono nove filande che diedero lavoro e benessere alla comunità.<br />Il vento rivoluzionario giunto nel [[1789]] dalla Francia non attecchì nella città, dove al grido di "Viva il re, viva i Savoia" i controrivoluzionari cacciarono via a randellate gli insorti dei paesi vicini.<ref name="Nizza Monferrato"/><ref name="Langhe.it">[http://www.langhe.it/pages/Nizstory.htm la storia di Nizza Monferrato e altro<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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[[File:San IppolitoNizza.jpg|upright=0.7|thumb|Chiesa di Sant'Ippolito]]
{{vedi anche|Chiesa di Sant'Ippolito (Nizza Monferrato)}}
La chiesa di [[Ippolito di Roma|Sant'Ippolito]], esistente già nel [[1297]], rimase totalmente in abbandono e
===== Chiesa della Madonna della Neve =====
{{vedi anche|Chiesa della Madonna della Neve (Nizza Monferrato)}}
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* [[Barbera]] in festa, a maggio;
* Cantine aperte al pubblico, la domenica dopo la vendemmia;
* Rievocazione storica dell'Assedio del [[1613]], secondo week-
* Nizza Monferrato è uno dei comuni della provincia partecipante al [[Palio di Asti]], che si svolge la terza domenica di settembre nel capoluogo provinciale. Il Rettore è Verri Pier Paolo. Il comune vinse l'edizione del [[1986]] con il fantino [[Leonardo Viti]] (Canapino) sul cavallo Elf (Varigino); il Rettore era Verri Bruno.<ref name="Sito ufficiale"/>{{vedi anche|Vittorie al Palio di Asti}}
*Il giorno di mercato di Nizza è il venerdì. Viene svolto nella Piazza Garibaldi e in Via Maestra con banchi di vestiti, oggettistica o altro, ed in Piazza XX settembre con banchi di agroalimentari. Viene comunque svolto anche un piccolo mercato settimanale il mercoledì, con la vendita di prodotti alimentari nella Piazza XX settembre.<ref name="Comune di Nizza Monferrato (pdf)" />
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