Concorrenza perfetta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m apostrofo tipografico
Nessun oggetto della modifica
Riga 14:
 
Un mercato si può definire perfettamente concorrenziale quando si verificano le seguenti ipotesi:
# il bene prodotto è omogeneo, quindi le unità di un certo tipo di bene sono tutte uguali tra loro;
# le imprese operano in condizione di "informazione perfetta" (trasparenza di mercato), ossia tutti gli operatoriagenti economici (produttori e consumatori) dispongono di informazioni complete in merito ai costi di produzione, ai prezzi, al salario reale di equilibrio, ecc.;
# le imprese che operano sul mercato hanno una dimensione atomistica, tale da non poter influenzare in alcun modo i prezzi di vendita, e che non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dei concorrenti (le imprese sono Price-taker);
# i consumatori hanno chiare le loro preferenze e le imprese conoscono le tecnologie messe a loro disposizione, che sono uguali per tutti e non possono essere sostituite;
# i fattori della produzione sono perfettamente sostituibili fra loro, ossia possono essere riallocati alla produzione di diversi beni, mantenendo sempre la stessa produttività marginale. Questa ipotesi è naturalmente riferita al lungo periodo ed è fondamentale affinché il prezzo di equilibrio sia pari al minimo del [[costo medio]] di lungo periodo.
# gli agenti economici dispongono delle stesse informazioni in maniera certa
# c'è libertà di entrata o uscita dal mercato.
# la chiusura di un'impresa, giungerà quando essa non sarà più in grado di coprire i costi variabili, e quando il prezzo di vendita del bene sul mercato sarà inferiore al [[costo variabile]] unitario del bene.
# c'è libertà di entrata oe uscita dal mercato.
 
Secondo la [[microeconomia|teoria microeconomica]] classica, la concorrenza perfetta è il meccanismo ottimale per l'allocazione efficiente delle risorse in quanto il prezzo di vendita che si forma sul mercato è quello che remunera tutti i fattori di produzione in base alla loro produttività marginale e non consente: creazione di extra profitti e sfruttamento del lavoro. Inoltre il prezzo (o meglio il sistema dei prezzi relativi) è anche quello che consente ai [[consumatori]] di massimizzare la loro soddisfazione. Questo risultato è noto come [[primo teorema dell'economia del benessere]].