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=== La resistenza francese ===
[[File:FTP-p012904.jpg|miniatura|left|Uomini della Resistenza francese discutono con alcuni paracadutisti alleati nei giorni seguenti agli sbarchi.]]
La [[Resistenza francese]] partecipò attivamente alle operazioni di [[sabotaggio]] nei confronti dei tedeschi nel tentativo di favorire in ogni modo la riuscita del D-Day e della successiva battaglia all'interno della Normandia. Suo capo riconosciuto era [[Charles de Gaulle]], anche se questi durante il 1944 si trovava ad [[Algeri]], lontano dal teatro delle operazioni e impossibilitato a esercitare un rigido controllo. Nonostante i limiti nell'equipaggiamento e nella comunicazione interna, il
A partire dagli inizi del 1944 il sabotaggio delle ferrovie subì una veloce accelerazione e sfociò nel Piano trasporti, ossia un piano coordinato tra le forze alleate e la Resistenza con l'obiettivo di colpire e distruggere il maggior numero possibile di ferrovie, depositi, piattaforme girevoli e ponti. L'aviazione alleata sganciò circa 58.000 tonnellate di bombe su circa 90 obiettivi, ma i tedeschi in molti casi riuscivano a riparare il danno in ventiquattro/quarantott'ore<ref>{{cita|Ambrose|p. 98}}.</ref>. Molto più precisa e utile fu l'azione degli uomini della Resistenza, la quale nei primi tre mesi del 1944 distrusse 808 locomotive contro le 387 danneggiate dagli attacchi aerei, e anche se le cifre si invertirono nel corso dei mesi, la partecipazione dei francesi fu preziosa anche se non determinante, dato che i tedeschi riuscivano a sostituire i vagoni persi requisendo quelli necessari ai civili<ref>{{cita|Ambrose|p. 98-103}}.</ref>.
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