Guerra dei pasticcini: differenze tra le versioni

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==Sfondo storico==
La guerra trasse origine dai vasti disordini che afflissero i primi anni di vita della repubblica del Messico. Nel [[1828]], il presidente [[Manuel Gómez Pedraza]] allontanò [[Lorenzo de Zavala]] dall'incarico di governatore dello [[Messico (stato)|stato del Messico]]<ref>Ricordiamo che il Messico è uno [[stato federale]]; qui facciamo riferimento ad una [[repubblica (forma statuale)|repubblica]] omonima degli Estados Unidos.</ref>. Zavala, con l'appoggio di [[Antonio López de Santa Anna]], riuscì a radunare a proprio sostegno la maggior parte della guarnigione di [[Città del Messico]] (a quel tempo una parte dello stato del Messico). In capo a quattro giorni di combattimento, Zavala riuscì ad avere la meglio, e a insediare un nuovo presidente, [[Vicente Guerrero]].
 
Gli scontri distrussero molti beni di privati. Mediamente, i cittadini avevano scarse possibilità di ottenere un [[risarcimento|ristoro]] [[diritto|giuridico]] per i [[danno|danni]] sofferti. Non era prevista alcuna figura rappresentativa che potesse assumere pubblicamente le loro parti. Questo valeva pure (e, forse, a maggior ragione) per i proprietari stranieri, che iniziarono ad appellarsi ai rispettivi governi della madrepatria. A dispetto delle ripetute rivendicazioni della Francia, il governo messicano lasciò che la faccenda restasse lettera morta.
 
==La guerra==